Son bastati pochi minuti alla maggioranza per aprire e chiudere l’argomento
Si è svolto ieri dalle ore tredici, circa, alle 14.30 il Consiglio comunale. Un orario insolito che ha messo in difficoltà cittadini e consiglieri. 4 erano i cittadini in tribunetta, 15 i consiglieri. Compatti numericamente sino alla fine quelli di maggioranza, si sono andati, invece, assottigliando, man mano che scorreva il tempo, quelli dell’opposizione. Il primo ad allontanarsi dopo l’approvazione del Regolamento di disciplina delle missioni e delle spese sostenute dagli amministratori comunali è stato il rappresentante delle liste civiche Marcello Amante seguito a ruota immediatamente dopo da Carlo Gervasi.
Se lo scopo della maggioranza era quello di sbrigare con poche battute e poco tempo argomenti di estrema e vitale importanza per la città l’obiettivo è stato pienamente raggiunto. Prima del regolamento era stato a approvato a maggioranza assoluta (15 voti favorevoli) l’ accorpamento al demanio stradale del Comune di Galatina di porzione di terreno utilizzato ad uso pubblico (strada Viale Don Bosco).
Si è poi passati a discutere del regolamento. Relatrice la presidente della Commissione Bilancio, Finanze e Tributi che ha cercato di spiegare come il regolamento avesse il fine di calmierare eventuali sprechi ed avesse come riferimento quanto previsto dalla normativa nazionale. Di parere nettamente contrario Carlo Gervasi per il quale : ” considero già di per se un onore essere un rappresentante delle istituzioni della mia città, non ho mai trattenuto per me un centesimo”. Di parere opposto il consigliere PD Emilio Tempesta per il quale “ non si sta parlando di remunerazione ma solo di rimborsi spese sostenute”. Poi una lunga e cavillosa discussione su una postilla ossia se aggiungere, a proposito delle missioni del sindaco, una “previa comunicazione al Consiglio Comunale”.
Ampia ed animata discussione in cui qualcuna si è persino avventurata, con l’abituale scioltezza linguistica, a proporre quale soluzione un ossimoro, un “previa informazione successiva”. Poi alla fine si è deciso per una “comunicazione preventiva del sindaco al Presidente del Consiglio” che avrebbe successivamente informato il Consiglio, 11 voti favorevoli , 4 contrari.
Andati via il consigliere Gervasi ed Amante, l’opposizione si è ridotta a tre consiglieri. Il consigliere Viva era assente. Si è passato a discutere dei debiti fuori bilancio con una breve anzi brevissima illustrazione da parte dell’assessore al ramo De Donatis e poi del funzionario Patera sul coraggio nell’ aver affrontato, per risolverlo, il problema e sulla formazione e natura dei residui creati e rafforzati nel corso degli anni grazie ad una reiterata serie di mostruosità (camuffate) in bilancio.
Si tratta di ICI, IMU, Spazzatura, Oneri di urbanizzazione mai incassati, di fitti degli inquilini di case popolari anticipati all’Arca Sud e mai restituiti e di cui non è stata neanche mai chiesta la restituzione, di rate di mutuo che ancora si continua a pagare al posto della Salento Spa e che mai ritorneranno visto il suo stato di messa in liquidazione. Tantissimi di questi crediti sono già inesigibili per prescrizione avvenuta, altri di difficilissima riscossione, qualche migliaio, degli oltre 8 milioni di disavanzo, potrebbe essere recuperato ma inutile farsi illusioni ci aspetta un futuro di lacrime e sangue e quel che è peggio lo lasceremo in eredità anche ai nostri figli.
Discussione sull’argomento, dicevamo, inesistente alla fine hanno votato compatti a favore gli 11 della maggioranza , un contrario (Pepe), astenuti i due UDC. Approvato quindi in un batter d’occhio disavanzo, rateizzazione e forse vari falso in bilancio. Toccherà ora a chi di competenza archiviare o dare un seguito in altre sedi a questa vicenda.
Ultima considerazione. Il nostro drone ha monitorato all’interno dell’aula consiliare la presenza di tutti gli assessori nominati da Montagna, anche quelli inutili. Inutili deve intendersi, in questo caso, solo per ciò che concerne gli argomenti all’ordine del giorno del Consiglio. Il pre ed il dopo elezioni regionali ha diffuso tante voci, con diverse motivazioni, collegate ad un rimpasto di Giunta. Se Montagna non li ha voluti, nè chiamati, ieri tutti intorno a se per dare un segnale forte verso chi costruisce castelli, il rovescio della medaglia può essere lettonel senso che i “chiaccherati” vogliono far capire che non hanno alcuna intenzione di farsi da parte. Solo il tempo darà risposte.