La vicenda della strada asfaltata, e subito rotta dall’EAAP, portata in Consiglio Comunale. Sulle problematiche rifiuti, scambi d’accusa pepati.
Galatina – Il Consiglio Comunale è iniziato con un fuori programma: via XX Settembre. E’ una delle strade a cui in questi giorni era stato rifatto il maquillage e subito l’EAAP si è gettata come un falco sezionandola e rovinando quel poco di buono che era stato fatto.
L’argomento non era all’ordine del giorno ma ancora una volta era presente in aula a motivare fatti (o misfatti) la Dirigente dei Lavori Pubblici pubblici. Stranamente, però, questa volta non era presente il funzionario responsabile del settore come accadde invece nel caso del debito fuori bilancio.
la Dirigente ha riconosciuto in aula la colpa ma, ha dichiarato, “è stata una colpa dovuta alla complicità del mare e delle ferie perché ad agosto sia da parte dell’Eaap che da parte dei dipendenti comunali ci stanno queste situazioni e per questi motivi vi è stata scarsa comunicazione tra le parti”.
Come tutti i salmi, però, anche le vicende di Palazzo Orsini finiscono in gloria perché, sempre come dichiarato dalla Dirigente, con il suo colloquio con i vertici dell’EAAP ha ottenuto che l’Ente rifarà il manto stradale non solo del tratto dello scavo ma anche di tutta quella parte di strada che va dallo scavo all’incrocio.
Naturalmente, sempre parole dell’ arch. Taraschi, chi ha sbagliato pagherà ed è giusto che sia così, ciò che non è giusto è che sia stata sufficiente questa gogna mediatica perché la politica si sentisse assolta.
Successivamente sulle linee programmatiche riguardanti l’attività amministrativa del quinquennio l’atmosfera ha cominciato a riscaldarsi. Per cominciare nessun accordo tra maggioranza e minoranza sul concetto di legalità. Per il sindaco Amante si tratta di un principio primario che sarà sempre alla base della attività della sua amministrazione unitamente alla trasparenza.
Per le minoranze, De Pascalis e Spoti tra i più vivaci, “La legalità è qualcosa che non va sbandierata ma va applicata”. Allusioni e punture non sono mancati. E’ sembrata quasi una prosecuzione della campagna elettorale: temi e provocazioni erano le stesse. Anche le direttive programmatiche erano le stesse del programma elettorale. Insomma tanta poesia o speranzosa volontà. Approvate con 11 voti a favore (la maggioranza compatta) due contrari (Spoti e De Pascalis) 4 astenuti (Pulli, De Paolis, Sabato e Carrozini).
E’ poi toccato al Centro Comunale per la raccolta rifiuti. Intervento illustrativo dell’assessore all’Ambiente Dettù. Descrizione dei fini e degli obiettivi e tanta enfasi per il progetto “di cui altri hanno tanto parlato ma che comincia a muoversi già dopo pochi mesi di attività della nostra Giunta”.
Ha replicato con durezza il consigliere De Pascalis: “Oltre la poesia non sai neanche di cosa stai parlando“. Ha chiesto all’assessore che spiegasse alcuni dettagli tecnici contenuti nel regolamento e l’ha mandata completamente in tilt, ma in tilt è andato anche il Presidente del Consiglio Valente.
La prima ha farfugliato qualcosa tentando di uscire fuori da una situazione che la stava mettendo in seria difficoltà. Il secondo, con una interpretazione tutta propria del regolamento, voleva concedere solo 5 minuti di intervento a consigliere. Il regolamento ne prevede 15. Era andato in bambola anche lui, e lo confermava anche successivamente concedendo la priorità di intervento a chi avesse il microfono più vicino piuttosto che in ordine di prenotazione.
Per la maggioranza sull’argomento è intervenuto il consigliere Albano Tundo affermando che “compito del politico e dare direttive e non conoscere in profondità le implicazioni tecniche dei provvedimenti”. Regolamento approvato con 11 voti favorevoli e 6 contrari. Respinto il tentativo delle minoranze di far ritirare l’argomento.
E stato poi il turno delle direttive per la gara di appalto del servizio di raccolta e smaltimento dei Rifiuti solidi urbani. Argomento strettamente connesso con il precedente ed analoghi giochi delle parti. Per il consigliere Spoti, “la fretta eccessiva nell’effettuare la gara fa pensare male”.
Per la maggioranza principio fondamentale è quello “di privilegiare il ribasso rispetto alle migliorie; il che non deve significare minor qualità del servizio”.
Per De Pascalis, invece, “la maggioranza confida troppo sui risparmi del costo del servizio che difficilmente potranno esserci. Alcune voci di tale costo riguardano la dotazione organica ben tre volte superiore al fabbisogno reale oltre al reintegro in servizio di unità in pensione che hanno un costo altissimo“.
Bisogna infine fare i complimenti al consigliere Michele De Paolis. Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. L’attuale Amministrazione possiamo affermare con certezza che non ha nulla da invidiare alla precedente. Se la precedente aveva la consigliera Sindaco a dare colore e coreografia ai Consigli Comunali l’attuale ha, appunto, De Paolis.