Il Sedile

Consiglio Comunale: Screzi dialettici tra maggioranza ed opposizione e tra maggioranza e… maggioranza

Approvate le aliquote IUC, il  piano tariffario e quello finanziario TARI. Dissapori per il bancomat a Collemeto. 

Cronaca/ di p.z.

Galatina – Un Consiglio Comunale che a larghe linee ha percorso il cammino che avevamo ampiamente preannunciato ieri. Alla conta risultavano presenti tutti i consiglieri di maggioranza. Della minoranza mancava come preannunciato il gruppo consiliare dell’UDC che con la sua assenza ha inteso protestare sia contro l’orario di convocazione del Consiglio Comunale sia contro la procedura di urgenza della convocazione, presenti tutti gli altri compreso il consigliere Carlo Gervasi,  riuscito a liberarsi dagli impegni di lavoro, ed il consigliere Viva.  Sulla protesta ritorneremo in seguito.

Prima di inoltrarsi nella discussione degli argomenti all’ordine del giorno, vi è da registrare una interrogazione consiliare presentata dal consigliere Luigi Lagna (PD) che chiedeva, nella sua qualità di delegato alla firma per la frazione di Collemeto, come mai nonostante la richiesta più volte fatta per rimuovere gli ostacoli burocratici che impedivano la realizzazione di un postazione bancomat nella frazione,  la stessa restava inevasa per la mancanza di interventi risolutivi da parte dell’assessorato ai LL.PP.

Il problema consiste nel fatto che l’ufficio postale di Collemeto è situato in un immobile di proprietà del Comune di Galatina. Meglio sarebbe dire che il Comune risulta proprietario dell’immobile e non del terreno su cui sorge l’immobile e per le solite devianze burocratiche risulta ancora non accatastato. Alla base del disagio dei cittadini di Collemeto vi sarebbe appunto questa situazione che ostacolerebbe l’azione dell’Ufficio Postale nel poter procedere all’installazione del bancomat.

“ Pensiamo che presto il problema sarà risolto” è stata la risposta dell’assessore Coccioli (PD).

“La stessa cosa mi hai detto un anno e mezzo fa” è stata la replica del consigliere Lagna.

La seconda parte dei lavori consiliari, come avevamo ampiamente informato ieri,  hanno riguardano le proteste nei riguardi delle “ cattive abitudini che diventano regola”. Una delle cattive abitudini riguardava l’orario di convocazione del Consiglio Comunale alle ore 12.30. L’altra coinvolgeva l’”urgenza” a cui si fa ricorso quando la stessa non esiste o esiste soltanto per  ritardi voluti; queste in sintesi le accuse unanimi. Alle accuse le repliche del Presidente del Consiglio Fernando Baffa (PD), a nome della maggioranza, che ha motivato l’orario della convocazione con la necessità di evitare il rientro pomeridiano del personale ed ha rivendicato il diritto di poter e voler scegliere l’orario più consono in quanto non ravvisava nessuna “illegittimità” su quanto fatto.  L’urgenza è stata, invece, giustificata con i tempi tecnici riguardanti la successiva approvazione del bilancio.

Applicazione aliquote ed agevolazioni IUC 2015- Componente TASI-IMU, per l’Assessore all’Ambiente ed alle Società Partecipate la corretta gestione della politica dei rifiuti ha permesso un risparmio sui costi di circa 100.000 euro. Per il consigliere Amante ( Liste Civiche) il risparmio è dovuto ai servizi non erogati tipo la disinfestazione, le deiezioni  degli animali sui marciapiedi, il diserbamento degli stessi etc…..

Ha chiesto, inoltre, il consigliere Amante  perché gli utili di esercizio della CSA sono stati portati in un fondo riserva trattandosi di una società ormai a scadenza  di mandato.  “Riserva di che cosa?” è stata la domanda. Il silenzio è stata la risposta. Approvato con 11 voti favorevoli e 4 contrari. Stesso voto per il piano finanziario ed il piano tariffario della TARI .

Sul contenimento costi e sui risparmi per l’ Amministrazione Comunale una proposta è venuta da parte del consigliere Carlo Gervasi  riguardante l’utilizzo di Società o Privati morosi nei confronti del Comune per lo svolgimento, a saldo parziale o totale del proprio debito, di prestazione di opere o servizi a costo zero. Si tratterebbe del cosiddetto “Baratto Amministrativo”  previsto nell’art. 24 del decreto “Sblocca Italia”  Lavori di pubblica utilità in cambio di uno sconto sui tributi comunali. Avrebbe potuto essere un interessante tavolo di lavoro tenendo presente gli 8 milioni di crediti vantati dal Comune e mai riscossi tanto da far diventare parte di essi inesigibili per sopraggiunta  prescrizione.

Il “ Baratto Amministrativo” ha interessato e continua ad interessare centinaia di Comuni in Italia, ma a Galatina sembra non aver riscosso eccessivo entusiasmo almeno a giudicare dal clima di accoglienza dedicato alla proposta. Un po’ come avvenne a suo tempo per l’utilizzo in servizi socialmente utili di detenuti della casa circondariale di Lecce. Non se ne fece nulla e magari in questi periodi le zanzariere e la pitturazione delle aule delle scuole avrebbero potuto farsi con il ricorso a queste forme alternative di manodopera.

E magari resterebbe pure anche qualche unità da adibire al funzionamento dell’orologio cittadino, al posizionamento e spostamento delle transenne e tanti altri elementari problemi di piccolo calibro ma di irrisolvibile soluzione per le Direzioni dei nostri servizi e per i nostri politici.

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