Stop definitivo del Consiglio di Stato alle aspettative della CSA di sospensiva.
Galatina – Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), ha dichiarato improcedibile la richiesta di sospensione richiesta dalla Centro Salento Ambiente Spa. per la riforma della sentenza del TAR del dispositivo concernente la riformadel dispositivo di sentenza concernente l’ affidamento dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e assimilati e di igiene pubblica in ambito comunale con la motivazione che ” una volta che sia intervenuta la pubblicazione della sentenza e che, rispetto ai motivi di appello notificati in data 4 aprile 2016 ed alla istanza cautelare con gli stessi formulata, risultano tuttora pendenti“.
La C.S.A. rappresentata e difesa dall’avv. Saverio Sticchi Damiani, contro il Comune di Galatina, rappresentato e difeso dall’avv. Angelo Vantaggiato, nei confronti della Monteco Spa, rappresentata e difeso dagli avv. Pier Luigi Portaluri, Oronzo Marco Calsolaro ha visto così cadere il penultimo baluardo delle sue tesi difensive per restare aggrappata alla gestione momentanea del servizio di cui in oggetto. Resta in piedi, ora, soltanto il ricorso sulla regolarità dei criteri con cui sono stati assegnati, sede di gara, i punteggi per i quali il servizio ha visto aggiudicataria la Monteco.
Per gli appassionati dei particolari pubblichiamo il testo integrale della sentenza :
REPUBBLICA ITALIANA
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
sul ricorso numero di registro generale 1553 del 2016, proposto da:
Centro Salento Ambiente Spa, rappresentato e difeso dall’avv. Saverio Sticchi Damiani, con domicilio eletto presso Saverio Sticchi Damiani in Roma, piazza San Lorenzo il Lucina Nr 26;
contro
Comune di Galatina, rappresentato e difeso dall’avv. Angelo Vantaggiato, con domicilio eletto presso Giuseppe Pecorilla in Roma, corso Trieste, 155;
nei confronti di
Monteco Spa, rappresentato e difeso dagli avv. Pier Luigi Portaluri, Oronzo Marco Calsolaro, con domicilio eletto presso Giuseppe Pecorilla in Roma, corso Trieste, 155;
per la riforma
della sentenza del T.A.R. PUGLIA – SEZ. STACCATA DI LECCE: SEZIONE I n. 00442/2016, del dispositivo di sentenza del T.A.R. PUGLIA – SEZ. STACCATA DI LECCE: SEZIONE I n. 00381/2016, resa tra le parti, concernente per la riformadel dispositivo di sentenza del T.A.R. PUGLIA – SEZ. STACCATA DI LECCE: SEZIONE I n. 00381/2016, resa tra le parti, concernente affidamento dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e assimilati e di igiene pubblica in ambito comunale – ris.danni – mcp
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio di Comune di Galatina e di Monteco Spa;
Vista la domanda di sospensione dell’esecuzione del dispositivo di reiezione del Tribunale amministrativo regionale, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l’art. 120, comma 11, cod. proc. amm.;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore, nella camera di consiglio del giorno 7 aprile 2016, il Cons. Salvatore Cacace;
Uditi per le parti, alla stessa camera di consiglio, gli avvocati Saverio Sticchi Damiani ed Angelo Vantaggio per sè e su delega dell’avv. Pierluigi Portaluri;
Considerato che, ai sensi dell’art. 120, comma 11, ultimo periodo, c.p.a., è improcedibile la richiesta di sospensione del dispositivo una volta che sia intervenuta la pubblicazione della sentenza e che, rispetto ai motivi di appello notificati in data 4 aprile 2016 ed alla istanza cautelare con gli stessi formulata, risultano tuttora pendenti i termini di cui all’art. 55, comma 5, c.p.a., applicabili ai sensi dell’art. 98, comma 2, c.p.a.;
P.Q.M.
il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) dichiara improcedibile l’istanza cautelare ( ricorso numero 1553/2016 ).
Spese della presente fase cautelare integralmente compensate fra le parti.
La presente ordinanza sarà eseguita dall’Amministrazione ed è depositata presso la segreteria della Sezione che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 7 aprile 2016 con l’intervento dei magistrati:
Giuseppe Severini, Presidente
Salvatore Cacace, Consigliere, Estensore
Claudio Contessa, Consigliere
Paolo Giovanni Nicolo’ Lotti, Consigliere
Fabio Franconiero, Consigliere