Coldiretti Puglia: ” Si vuol far ricadere sul mondo agricolo l’effetto della gestione commissariale decennale”.
Cronaca/di Confagricoltura Bari
“E’ fuori tempo e fuori luogo gestire un problema che si trascina da anni rispondendo a parole, senza agire. Oggi servono fatti. L’emissione dei ruoli di bonifica 2016, 2017, 2018 è stato chiaramente annunciato dal Commissario Straordinario Borzillo il 7 gennaio scorso che sul tema ha convocato una apposita riunione.
I fondi del Patto per la Puglia, di cui si parla da tempo, ci sono o non ci sono? E se ci sono, va scritto chiaramente a quali fini vanno destinati”, dice Savino Muraglia, presidente regionale di Coldiretti, in occasione della seconda tappa del presidio di Coldiretti contro ogni ipotesi di emissione dei ruoli di bonifica, senza che ci siano servizi da vent’anni.
Giovedì prossimo, 31 gennaio 2019, il presidio itinerante si sposterà a Nardò in via XX Settembre, 69, davanti alla sede del Consorzio di Bonifica commissariato Arneo. “Si mettesse una mano alla coscienza chi intende operare in questa direzione, pur a conoscenza della crisi profonda che sta vivendo il mondo agricolo, schiacciato tra crisi olivicola e agrumicola, Xylella, PSR e chi più ne ha più ne metta”, conclude il presidente Muraglia.
“Abbiamo simbolicamente bruciato le cartelle del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara, dinanzi alla sede a Taranto e non si fermerà la vertenza di Coldiretti contro ogni ipotesi di emissione dei ruoli di bonifica 2016, 2017, 2018 da parte dei Consorzi di Bonifica Commissariati che devono riavviare le opere di manutenzione straordinaria su un territorio reso debole e fragile, come dimostrato ad ogni alluvione e nubifragio che provocano smottamenti e allagamenti gravi”, denuncia il presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo.
“Sono stati emessi i ruoli per gli anni 2014 e 2015 – tuona il presidente Cavallo – senza che sia stata avviata l’attività di bonifica ordinaria e straordinaria e alcuni agricoltori stanno affrontando pignoramenti di conti corrente, aziende, pensioni, immobili, contratti di affitto per il pagamento di cartelle esattoriali relative a servizi di cui non beneficiano. I debiti dei Consorzi di bonifica commissariati non li abbiamo fatti noi.
Lo stop ad ogni attività di manutenzione ordinaria e straordinaria per vent’anni non l’abbiamo deciso noi agricoltori. Siamo dinanzi per tempistiche e modalità ad un palese accanimento ai danni degli agricoltori, con lo spauracchio della gestione pubblica che, oltre ad aggravare i costi a carico degli agricoltori del 10%, non potrebbe sfruttare appieno i finanziamenti pubblici messi a disposizione dai Piani Nazionali”.
Tutta la regione è in mobilitazione, perché – dice Coldiretti Puglia – 4 Consorzi di Bonifica Terre d’Apulia, Arneo, Ugento e Li Foggi e Stornara e Tara sono stati gestiti da Commissari per molti anni (alcuni sin dagli anni novanta, altri negli anni 2000) e successivamente da un Commissario unico e oggi si vuol far ricadere sul mondo agricolo l’effetto della gestione commissariale decennale.