Ragazzi di colore ripresi in città mentre rovistano, selezionano e poi lasciano per terra l’indesiderato.
Galatina – Saranno stati in molti in questi giorni a ricordarsi che l’idea di disseminare in città contenitori per la raccolta degli indumenti usati sia stata qualcosa di già sperimentato e poi accantonato per i risultati deleteri che ebbe sulla città. Naturalmente siamo in tanti a ricordare tranne i nostri amministratori, loro a prescindere, o per azioni o per omissioni, reiterano.
Quei contenitori a suo tempo disseminati in città furono alla fine tolti poiché succedeva che, gente priva di scrupoli, di notte rovistasse dentro di essi, selezionasse gli indumenti nelle migliori condizioni, disseminavano di ciò che non fosse di loro gradimento i luoghi circostanti e poi ritrovavamo gli stessi abiti raccattati dai bidoni nel mercato settimanale, nei pressi del piazzale della stazione quella sezione di mercato volgarmente conosciuto come “lu mercatu de li bobboi”.
Allora fu presa pertanto la decisione di eliminare questo tipo di contenitori dalla città per cercare di circoscrivere quello scempio più o meno quotidiano a cui erano sottoposte alcune zone della città. Ora la storia si ripete, perchè i contenitori sono riapparsi e con essi son ricomparsi atti di sciacallaggio notturno.
Mentre di isola ecologica non si sente più neppure l’eco in città, mentre si ebbe a disporre, con l’inizio della differenziata, la scomparsa dei contenitori dalle strade della città, mentre con atteggiamento da terrorismo politico si minaccia di riprendere l’azione di controllo e sanzionatoria nei confronti di cittadini meno civici, si tollera, di contro, (lì si rischia) una città disseminata, nei pressi delle attività commerciale, di contenitori colmi di rifiuti e come se non bastasse ecco aggiungersi la decisione cervellotica, senza alcun controllo, e principalmente senza mai tener conto delle esperienze del passato, questi enormi contenitori per la raccolta di indumenti usati.
Cosa sta succedendo? Sta succedendo, forse l’assessore all’Ambiente non lo sa visto che su questi problemi lei latita sempre, che notte tempo, come vi dimostra il servizio fotografico realizzato ieri (25 maggio) verso le 21.30 in via Bianchini, ragazzi di colore siano stati trovati intenti a rovistare all’interno di detti cassonetti, abbiano tirato fuori gli abiti, selezionato quelli che piacevano e poi se ne siano andati via tranquilli lasciando per terra ciò che non era stato di loro gradimento.
Ora senza addentrarmi nelle problematiche relative all’accoglienza, ai controlli, su chi dovrebbe e come dovrebbe provvedere a fornire il fabbisogno agli immigrati visto quanto viene corrisposto per ognuno di essi, senza addentrarmi nel fenomeno di indisturbato accattonaggio nei pressi di ogni struttura commerciale, ci sarebbe materiale a sufficienza per far muovere, ognuno per le proprie competenze, (se lo volessero ma dubito lo vogliano) Sindaco, Assessore ai Servizi Sociali ed Assessore all’Ambiente.
Risulta difficile credere che queste storture siano soltanto i cittadini a vederle.