Cronaca/di pietro zurico

La vicenda risale al giugno del 2023. Per la precisione al 15 giugno 2023 data in cui con Delibera di Giunta comunale si da il via libero al progetto tanto caro al neo sindaco Fabio Vergine: lo staff del Sindaco.

Per la cronaca Fabio Vergine è il primo Sindaco della città ad aver messo a disposizione circa 50.000 euro l’anno per costituire uno staff che lo affianchi nel suo compito istituzionale.

A dar seguito alla Delibera, successivamente, sono stati pubblicati due Avvisi aventi per oggetto l’uno la manifestazione di interesse a partecipare alla selezione per due posti di collaboratori tecnico-amministrativo e l’altro di Capo Gabinetto del Sindaco.

Trattandosi di personale di stretta fiducia del Sindaco, specifica l’Avviso, spetterà allo stesso la scelta finale dei componenti del suo staff tra un gruppo ristretto di selezionati. Lo stesso Avviso, però, dettava pure i requisiti di cui bisognava essere in possesso nel momento in cui veniva presentata la domanda di partecipazione.

E proprio tra questi requisiti che nascerà l’inghippo. I tre prescelti vengono nominati nel loro incarico con decreto sindacale. Mentre per la nomina dei due collaboratori tecnico amministrativi tutto fila liscio i problemi nascono, a nomina avvenuta, per il Capo Gabinetto.

Entrano in ballo una serie di leggerezze tipiche (spontanee o indotte non ha importanza) spesso caratterizzanti l’attività di questa amministrazione.

Da queste pagine ( https://www.ilsedile.it/il-sindaco-ha-scelto-il-suo-staff-scelte-che-fanno-tanto-discutere/ ) facemmo notare come il neo nominato Capo Gabinetto avrebbe dovuto prima mettere a posto alcune vicende personali che contrastavano con i requisiti di partecipazione previsti dall’Avviso Pubblico e poi adire, seppur con qualche forzatura, all’incarico per cui era stato selezionato.

Spunta fuori in questi giorni, a circa nove mesi di distanza, una Determina del Segretario Generale, dott.ssa Consuelo Tartaro, con cui autorizza il pagamento di circa 1.300 euro ad un professionista esterno per consulenza professionale prestata riguardo all’incarico conferito.

Insomma questa espansiva Amministrazione ha deciso di buttare via 1300 euro per far luce su una vicenda più chiara e luminosa della luce del sole di ferragosto. Non solo saltano a più sospinto l’Avvocatura comunale sicuramente adeguata a fornire appropriata consulenza ma non si pigliano neanche la briga di leggere le carte da cui avrebbero facilmente dedotto che che l’incarico, almeno per il momento, non avrebbe potuto essere conferito al soggetto interessato.

Il prescelto dal nostro Sindaco (all’oscuro di tutto?), trattandosi di una scelta di sua specifica competenza, avrebbe avuto bisogno della sua bontà di approfondire i requisiti senza il pregiudizio delle cambiali elettorali. Se lo avesse fatto si sarebbe subito reso conto che uno dei requisiti indispensabili per la partecipazione alla selezione non era in possesso del suo candidato prescelto.

Il candidato SV, come viene indicato nella determina, la n. 9 del 19/03/202, era incompatibile con quanto previsto dal requisito del non aver procedimenti penali in corso, e come tale andava escluso dalla selezione già nella fase preliminare della stessa.

C’era veramente bisogno di ricorrere ad un avvocato esterno (che ha lavorato e quindi giustamente va pagato) per un consulto che, stante quanto scritto nella Determina, che riporto letteralmente, non richiedeva di certo “ulteriore conforto”? : “Fermi gli approfondimenti svolti dall’Ufficio procedente in apposita relazione istruttoria, ad ulteriore conforto si è stimato comunque opportuno acquisire una ulteriore valutazione esterna della disamina della vicenda“.

Perché buttare via i soldi versati in tasse con il lavoro dei cittadini?

all’acquisizione di candidature
preordinate all’assunzione, a tempo determinato e parziale, di n. 1 collaboratore esterno, da
inquadrare nell’area dei Funzionari, con funzioni e compiti di Capo di Gabinetto del Sindaco;