Questa sera, 21 agosto, nel centro storico di Salve la ” Sagra della Taranta e della Pizzica”
Sedicesima edizione per la <<Sagra della Taranta e della Pizzica>> a Salve. Torna il 21 agosto la manifestazione organizzata dall’associazione <<Centro Storico>> nel borgo antico della cittadina rivierasca de Capo di Leuca. Un appuntamento che rientra nel ricco cartellone delle <<Sagre del Capo di Leuca> e molto atteso da turisti e vacanzieri, i quali verranno accolti da stradine e palazzi nobiliari bardati a festa, tra bandieroni e stemmi araldici delle famiglie più note della storia cittadina.
Una serata che scivolerà tra tradizione e cultura, arte e manifattura locale, che faranno bella mostra nella <<Mostra dell’Artigianato>>, aperta anche a scultori e pittori, ma soprattutto tra la musica popolare, alla quale la sagra è dedicata, e i piatti tipici della cucina salentina.
Tra gli stand allestiti dall’organizzazione per le viuzze e le piazze del centro storico, si potranno degustare i piatti casarecci dell’arte culinaria contadina, infarciti di legumi e verdure, le <<sagne torte>>, la tradizionale pasta fatta in casa con farina di grano e acqua, i <<pezzetti>> di carne di cavallo cotti al sugo e le gustose grigliate cotte alla brace. Immancabile la degustazione della <<pittule>>, pastella di acqua e farina fritta nell’olio, dei dolci preparati dalle massaie e dello spumone, il gelato artigianale con la frutta candita. Ad accompagnare la serata le note della pizzica e della taranta, le musiche tipiche del Salento, che affondano le loro radici nei secoli, in una suggestiva miscellanea tra storia e credenza di popolo. Sul palco, pronti a <<infiammare>> la gente presente, Indiano Salentino, gruppo che mette insieme tradizione e sperimentazione. I proventi della sagra vengono utilizzati per finanziare progetti di solidarietà e legati a eventi e manifestazioni sul territorio.
Fondata da un centurione romano, Salvius, Salve era già nota oltre 6mila anni fa con il nome di Cassandra, da molti identificata con l’insediamento <<Spigolizzi>>, la città nella quale la leggenda racconta di come fosse attivo un mulino che macinava le pepite d’oro. Fiorente centro abitato noto all’epoca per la pregiata produzione di vino e olio, Cassandra fu distrutta nel 548 dopo Cristo dai Goti. Tra il XV e il XVI secolo, Salve subì l’invasione prima dei Turchi e poi degli Algerini. Molte le torre fortificate erette in quel periodo a difesa del territorio. Nel 1582, iniziano i lavori per la costruzione del monastero dei frati Cappuccini, che restano in città sino alla fine dell’Ottocento. Nel XVIII secolo vedono la luce i palazzi nobiliari e le splendide case a corte, mentre risale al 1500 la chiesa matrice in onore di San Nicola Magno. Che, al suo interno, conserva l’organo Olgiati – Mauro del 1628, il più antico di Puglia.