Chiudono gli occhi sulle mancate volturazioni dei contatori delle utenze e continuano a pagare indebitamente i loro consumi.
Galatina – Nel giugno del 2018 è stata concessa una proroga alla ATI Dog Park-ANTA per la gestione dei canili municipali di Galatina. Naturalmente il perché, come in quasi tutte le altre situazioni, è da rinvenirsi nel fatto che l’Amministrazione Comunale pare sia allergica a bandire le gare nei tempi dovuti e, seppure una proroga è prevista per contratto, l’incongruenza sta nel fatto che spesso, per non dire sempre, le proroghe sono più di una.
Sicuramente non sarà l’ultima, tra le altre, neanche quella già concessa nel giugno del 2018 alla ATI Dog Park -Anta perché al giorno d’oggi non ci risulta, nonostante la proroga, sia stato fatto alcun passo in avanti per colmare questa lacuna pur sapendo quanto siano biblici i tempi di una gara aperta.
Tutto ciò mentre i 180 giorni di proroga scadranno nel dicembre 2018, insomma tra circa due mesi. Nonostante ciò il dirigente di competenza o non lo sa perché non gliel’hanno detto o lo sa e fa finta di non sapere.
Ci sta anche un altro particolare ossia quello che la proroga non avrebbe dovuto neanche essere concessa per via dell’ esistenza di inadempienza contrattuale dell’ATI. Il contratto prevedeva che il concessionario doveva intestarsi ogni utenza e non lo ha mai fatto, complici naturalmente i soliti uffici comunali che del rispetto delle regole pare proprio se ne infischino.
Così succede, da oltre tre anni a questa parte, che il Comune paga le bollette dei consumi idrici e energetici dei canili per poi (scrivono) attendere che “l’anticipazione sia oggetto di successivo rimborso da parte di ANTA associazione mandataria dell’A.T.I. (…)”.
Preferisco non pensare, poi, con quale alchimia contabile siano giustificati in tutti questi anni questi rimborsi palesemente in violazione della regolarità contabile e principalmente come abbia fatto, il responsabile della Ragioneria Comunale, a certificare la regolarità contabile dell’atto con cui il Dirigente della competente Direzione paga bollette di consumi che non sono di competenza della stessa.
Ed inoltre come vengono recuperate queste anticipazioni? Con trattenute sui ratei di canone oppure in contanti dopo l’accredito delle somme?
Sia nell’uno che nell’altro caso non riusciamo a capire il perché di queste alchimie e principalmente il perché porsi in una posizione quantomeno di forzatura della regolarità sia contabile che amministrativa.
Principalmente se dovesse giungere un giorno in cui qualcuno dovesse mettere naso per un motivo X qualsiasi nei carteggi dell’Amministrazione Comunale. Allora qualcuno potrebbe forse rimpiangere il fatto di aver voluto fare lo “splendido”.
Non riusciamo inoltre a capire perché mai si complica la vita ad un cittadino per pagare una multa perché non si vuole avere la responsabilità di gestire e custodire denaro contante in ufficio e si è poi così flessibili in queste situazioni contorte e distorte.
Affinché nessuno pensi o creda che stiamo parlando di aria fritta le determinazioni in oggetto questa volta sono la n.19 del 17 settembre 2018 con cui si dispone il pagamento del consumo di acqua nel canile comunale in C.da Piani per l’importo di 266,76 euro e la determina n.27 del 21 settembre 2018 con cui si dispone il pagamento per il consumo di energia elettrica presso il canile rifugio in C.da S. Vito per la somma di euro 146,88.