Il Tar respinge il ricorso collettivo contro “Progetto Ambiente”, deliberato ricorso al Consiglio di Stato, un contenzioso, per vie diverse, perso tre volte
Il Commissario ad Acta dell’Agenzia Regionale per la gestione dei rifiuti, nel 2017, in ottemperanza al giudicato di cui alla sentenza TAR Lecce n. 1525/2014, confermata dal Consiglio di Stato approvava le tariffe di conferimento dei rifiuti solidi urbani presso l’impianto di Cavallino.
Sempre nel 2017 veniva stabilito di proporre ricorso avverso al suddetto decreto, conferendo apposito incarico professionale al prof. avv. Ernesto Sticchi Damiani. Insomma non contenti che TAR e Consiglio di Stato avessero dato definitivamente torto ai Comuni salentini convenuti in giudizio contro tariffe e Società (allora il Comune di Galatina non si era costituito) il Comune di Galatina, sollecitato in tal senso da fonti esterne che avevano rinvenuto nuove motivazioni e nuovi elementi che consigliavano di procedere a nuovo contenzioso, accettava il suggerimento e procedeva a ricorrere nonostante quanto sancito dal Commissario ad Acta, dal TAR e dal Consiglio di Stato, contro la Società Progetto Ambiente gestore dell’impianto di Cavallino.
Con deliberazione di G.C. n.56 del 21/09/2017, venne, infatti,stabilito di proporre, dinanzi al TAR Puglia, sez, di Lecce, ricorso collettivo e stabilito il compenso pro capite da conferire al legale.
Fu così che si ridiede il via per la stessa materia del contendere a nuove avventure e costi giudiziali ma anche sconfitte.
Fu riconfermato l’incarico della rappresentanza e difesa dell’Ente al prof. Avv.Ernesto Sticchi Damiani.
Come prima detto “Via verso nuove avventure e costi giudiziali, ma anche a nuove sconfitte”. Eccola puntualmente giungere.
Con nota del professionista del06 marzo 2018 indirizzata a tutti i Comuni costituiti, il suddetto professionista ha comunicato che il giudizio di cui innanzi si è concluso con sentenza n. 373/2018, pubblicata il 05/03/2018, con cui il TAR ha respinto il ricorso proposto e sempre con la stessa nota il prof. avv. E. Sticchi Damiani, esprimendo il suo parere in ordine alla sentenza ha evidenziato una motivazione insufficiente nel corredo posto alla base del ricorso e dei diversi rilievi sollevati, ed ha evidenziato, naturalmente, l’opportunità di impugnare la sentenza innanzi al Consiglio di Stato che potrebbe anche essere finalizzata all’individuazione di una ipotesi di composizione transattiva dell’intera vicenda afferente il alla determinazione delle di conferimento in discarica. Soluzione, quest’ultima, che la stessa Società “Progetto Ambiente” ha già rifiutato in passato.
Detto fatto ecco pronta la delibera di G.C. n. 138 del 24 maggio con la quale è stato stabilito di riconferire l’incarico al prof. avv. E. Sticchi Damiani e stabilito anche il nuovo compenso per l’intera attività professionale per detto ricorso al Consiglio di Stato.
€ 1.500,00, oltre CAP ed IVA, (complessivamente computiamo all’incirca un costo complessivo di circa 2.500 euro) che il professionista ha accettato e dunque via a continuare a farci del male.