Il Sedile

Copertino, 4 maggio: Inaugurazione mostra sul giudice Livatino con don Antonio Coluccia e Vincenzo Morgante direttore TV 2000.

Eventi/di Cecilia Leo

Nel segno della legalità narrando la figura di Rosario Livatino, il giudice trucidato nel 1990 dalla mafia e proclamato beato il 21 maggio del 2021. La sua figura sarà al centro di una serata con musiche e dibattiti che faranno da preludio alla mostra fotografica realizzata dagli studenti dell’Istituto Comprensivo San Giuseppe da Copertino dal titolo “Rosario Livatino tra Vangelo e Costituzione”.

Nel corso della serata sarà proposto anche un brano scritta appositamente da un docente dell’istituto, interpretato dagli alunni dell’istituto e dedicato al giovane giudice Rosario Livatino, professionista di grande umanità che univa al Codice il Vangelo. Cuore della serata sarà lo spazio dedicato al dibattito volto a raccontare il beato Livatino con gli interventi del prete salentino don Antonio Coluccia che oggi opera  nelle periferie a rischio della capitale e del direttore di Tv2000 Vincenzo Morgante.

L’emittente da lui diretta proprio in occasione della beatificazione di Rosario Livatino ha proposto un accurato documentario “Picciotti,  che cosa vi ho fatto” a cura di Giuseppe Cutrona. Uomini, ma anche  donne che hanno combattuto per contrastare la criminalità organizzata. Nel corso della serata condotta dalla giornalista Cecilia Leo, ci sarà anche modo con i ragazzi dell’istituto San Giuseppe da Copertino  di ricordare una donna coraggiosa, figlia del Salento, Renata Fonte che ha amato e preservato la sua terra, il Salento, sino all’estremo sacrificio. L’appuntamento il 4 maggio alle 18 all’istituto San Giuseppe da Copertino. All’evento,  prenderanno parte numerose autorità, tra cui  l’assessore regionale Sebastiano Leo, la presidente del Consiglio della regione Puglia Loredana Capone e il dirigente USP Vincenzo Melilli, oltre ad esponenti territoriali di Libera  e le figlie di Renata Fonte, Sabrina e Viviana Matrangolo. 

“Si tratta di un percorso convinto, consapevole, ricercato e perseguito, spiega la dirigente dell’Istituto Comprensivo, dr.ssa Eleonora Giuri che ha portato gli alunni dell’Istituto ad innamorarsi della legalità e a scorgere l’alto valore insito nel rispetto delle leggi, da intendere come tutela di tutti e di ciascuno. Il percorso compiuto nei diversi ordini di scolarità ha condotto gli studenti dapprima a vincere nello scorso anno scolastico la borsa di studio regionale intitolata alla memoria di Aldo Moro, poi a classificarsi quest’anno nella rosa dei vincitori per il concorso nazionale “Vorrei una Legge che…” promosso dal Senato della Repubblica. Il medesimo impegno e lo stesso spirito di scoperta e di costruzione di competenze, fatte di saperi e corretti comportamenti, ha portato gli alunni delle classi seconde di scuola secondaria di primo grado a svolgere un accurato lavoro di ricerca sulla figura del giudice Rosario Livatino, vittima della criminalità organizzata, esempio di coerenza giuridica e di valenza etica.”

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