Cronaca

“Sulla questione dei lavori per la vasca idraulica di via Mogadiscio l’opposizione farebbe bene ad interrogare se stessa o i propri compagni di schieramento invece di tentare di attribuire colpe all’Amministrazione De
Giorgi che invece si è trovata un progetto approvato e tanti problemi da risolvere.

I lavori in questione sono frutto dell’approvazione da parte della Giunta Comunale che nel 2022 si è espressa prima sullo studio di fattibilità, con la delibera di Giunta n. 45 del 12 maggio 2022, e poi ha approvato il progetto definitivo con la delibera n. 82 del 13 luglio 2022. Ed ora chiedono a noi spiegazioni?

Anche chi aveva lasciato da poco quella coalizione che ha approvato il progetto, o ne era solo contiguo, avrebbe dovuto sollevare nel 2022 i propri dubbi, farlo oggi appare più che mai un pretesto per attaccare l’Amministrazione in carica.

Anche perché lo scavo per i lavori è stato fatto prima delle ultime elezioni.
Dove erano queste signore e questi signori?
I tanti e non facili problemi ereditati dal passato li stiamo risolvendo con una continua corsa contro il tempo e questo mentre i consiglieri di opposizione continuano a tentare, in verità inutilmente, di trascinarci nelle loro sterili polemiche in cui, evidentemente, sono abituati a navigare.

La Città di Copertino ha detto basta al passato proprio riconoscendo la necessità di un cambio di passo, se ne facciano una ragione i consiglieri in cerca di visibilità in vista delle prossime regionali. I copertinesi sanno
distinguere bene fra chi fa solo chiacchiere e chi invece lavora per risolvere i problemi della Città.

Quanto al progetto, è bene ricordare che è stato firmato da ingegneri idraulici e quindi da persone competenti a farlo. Andare ad annullare oggi i lavori, come vorrebbero le opposizioni, significherebbe solo perdere i finanziamenti ed esporre la Città ad un contenzioso per decine se non centinaia di migliaia di euro di danni.

È ora che questi signori la finiscano di cercare danneggiare l’Amministrazione De Giorgi giocando con la pelle dei cittadini e soprattutto con le loro tasche”.