Durissimo giudizio della Magistratura contabile sugli amministratori galatinesi.   

Cronaca/di p. z.

Galatina – Una Corte dei Conti ancora una volta dura e sferzante nel commento alla relazione del primo semestre 2018 inviata dal Comune di Galatina per riferire sullo stato di attuazione del Piano di Riequilibrio Finanziario.

Se da un lato si stanno pianificando ed onorando i debiti con le lacrime ed il sangue dei cittadini dall’altro si stanno evidenziando sempre più le lacune ed i limiti di questa Amministrazione.

Non sono io a dirlo, avrei preferito leggere esattamente il contrario, ma è  la stessa Corte dei Conti ad affermarlo rilevando lo scarso successo, o se volete l’insuccesso, in tema di previsione e riscossione delle entrate comunali. Insomma sul fronte delle entrate riguardanti tasse e tributi (ma anche tra le extratributarie) si continua a far acqua da tutte le parti sia sulla previsione che sulla riscossione.

Scrive infatti la Corte che “i dati trasmessi evidenziano un rilevante scostamento tra previsioni e accertamenti, sintomo evidente della scarsa capacità di programmazione“.

In particolare, evidenzia, che “tra gli importi accertati e quelli riscossi confermano le già segnalate difficoltà di riscossione con riferimento, in particolare, agli accertamenti TOSAP, alla tariffa rifiuti ed agli accertamenti ICI-IMU”.

Alcuni esempi pratici per capire di cosa stiamo parlando. Facciamo l’esempio della TOSAP. L’Amministrazione Comunale ha previsto in bilancio 230.000 euro in entrata. Nella fase di accertamento vien fuori che le somme effettive da incassare sono soltanto 190.088.

La Tosap, lo ricordiamo, è la tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Proventi di cui la maggior proventi sono costituiti dall’occupazione di suolo pubblico da parte degli esercenti attività commerciali  con tavoli, sedie, ombrelloni, dehor etc.

Peggio ancora sullo squilibrio esistente tra previsione-accertamento- incasso sempre sulla TOSAP. Nel bilancio di previsione per incassi da evasione, elusione ed affini erano stati previsti 45.000 euro. Nella fase di accertamento le somme da incassare sono risultate essere solo 16.873 ma si è finito poi con l’incassare solo 652,00 euro.

Accertamento sulla tariffa rifiuti. Previsti in bilancio incassi per 180.000 euro che in fase di accertamento si riducono a 116.610  di cui soltanto 43.030 incassati. Qualcuno dovrebbe farsi un’esame di coscienza e chiedersi se veramente è tutta colpa del solo evasore/elusore.  Conosco gente che gestisce un servizio pubblico in concessione (incassa soldi dalla nostra comunità) e poi la frega evadendo le tasse che dovrebbe pagare alla stessa comunità. Basta recarsi in C.so re D’Italia, lì ci sta una sede sociale (sconosciuta forse solo al Comune) operativa a tutti gli effetti ma fantasma per il pagamento della tassa sulla spazzatura. E speriamo sia solo quella. E’ solo un esempio calzante per capire meglio di cosa parliamo.

Ora farete due salti sulla sedia. Senza bestemmia però, eh? Allora Accertamenti ICI-IMU. I nostri programmatori, quelli bravi, hanno previsto in bilancio entrate per 900.000 euro. Si tratterebbe anche in questo caso di verifiche per far pagare chi da quell’orecchio non ci sente. In fase di accertamento è risulta che l’importo effettivo da recuperare sono soltanto 504.560 euro ed al momento del pagamento in cassa sono entrati soltanto 65.567 euro. Una vergogna vero?

Alla luce di questi numeri secondo voi la Corte dei Conti ha ragione o torto a dire che non sono capaci di programmare? Eppure ci stanno tanti commercialisti in questa Amministrazione.

L’unica cosa in cui, hanno pur sempre sbagliato, ma questa volta per difetto sono le contravvenzioni al codice della strada. Previsti 120.000 euro ne sono state accertati 180.000. dei quali però ad essere pagati sono stati 168.414.

Inutile parlare della alienazione degli immobili comunali. La Corte continua a ripetere “fateci sapere se nasce qualcosa di nuovo, almeno qualche speranza dopo i tanti fallimenti”. Sui debiti fuori bilancio relativi al contenzioso con gli eredi Galluccio, sebbene l’esito a nostro sfavore fosse già noto da tempo, alla Corte non è stato ancora detto nulla. Non è stato detto nulla neanche del sempre eccessivo ricorso alle anticipazioni di tesoreria per il quale è stato aumentato addirittura il plafond nonostante il richiamo della Corte.

Infine due parole anche sui signori giudici per i quali l’unica cosa importante pare sia soltanto quella di poter affermare, se un giorno dovesse nascere qualche inghippo, che: “Noi lo avevamo detto”. Subito dopo, per loro, viene in ordine di importanza che si paghi e non importa chi e come, purché si paghi. Neanche un solo rigo, un minimo accenno su chi sta pagando e per quali colpe pagando ossia se proprie o di altri che hanno rotto i vasi senza pagare ed hanno lasciato anche i cocci ad altri.

Neanche un rigo per chiedere ad esempio: “ma quei 8.217 euro corrisposti a Banca Sistema Spa per interessi e spese legali doveva essere pagato dagli incolpevoli cittadini o da chi ha procurato la formazione di quel debito?” Ed inoltre, i consumi energetici era tutti prodotti dall’Ente oppure vi erano tra quelli anche altri che non dovevano essere pagati dai cittadini?  Insomma per Corte dei Conti ed amministratori comunali tutti innocenti tranne Pantalone per cui è giusto che paghi solo Pantalone?

Resta ancora la speranza che qualcuno senta prima o poi il dovere di informare e chiedere ai signori giudici che diano il proprio parere anche su questi interrogativi. Infine è’ facile fare transazioni quando a a pagare devono essere gli incolpevoli cittadini ed è anche facile in questo raggiungere gli obiettivi intermedi, come scritto dalla Corte ed enfatizzato da Amante in Consiglio Comunale.

Era ed è tutto il resto ad essere importante, era ed è tutto il resto che poteva e doveva dimostrare la stazza del governante, perché siamo tutti bravi a fare i manovali con le braccia degli altri.