Megaparco ed incarichi in quota UDC obbiettivi della provocazione

Peppino-SpotiCronaca/Galatina/ di p.z.

E’ già Consiglio Comunale. Anche se mancano ancora alcune ore all’apertura dei lavori Consiliari, per la cronaca assente dal 7 maggio, i motori sono ormai ben riscaldati. Il primo ad accenderli ed a provocare la combustione è il segretario del PSI galatinese Giuseppe Spoti.

Uno degli argomenti all’ordine del giorno è l’approvazione del nuovo piano di sviluppo e di adeguamento alla rete distributiva di Galatina per il triennio 2014-2016. In altre parole si tratta dell’approvazione del nuovo Piano Commerciale.

Quando si dice Piano Commerciale va da se che si debba parlare anche e soprattutto di Megaparco, si proprio di lui, il solito argomento del contendere, quello da realizzare in agro di Collemeto, quello che una parte della maggioranza, Rifondazione Comunista in particolare, ha mandato giù, o finto di mandare giù, forzatamente trincerandosi dietro anbigue motivazioni politiche che hanno offerto il fianco a vigorosi  attacchi politici.

Approvare il Piano commerciale per il triennio 2014-2016 significa approvare il pacchetto di regole che disciplineranno lo sviluppo commerciale della città per un triennio e con esso significa approvare anche la realizzazione e l’esistenza dellala realtà Megaparco nel tessuto commerciale della città.

<Che farà Rifondazione Comunista?- si chiede il segretario cittadino del PSI Giuseppe Spoti in una nota politica- Voterà il piano commerciale che prevede il megaparco oppure voterà contro mantenendo fede ai suoi principi ed alle storiche lotte contro tale progetto?>

Che il PDRC sia stato stato storicamente contrario al megaparco e memoria storica di tanti. Tante le motivazione a sostegno e tante anche con un ampio sostrato di verità. Principalmente, per il PDRC, il “mostro” commerciale avrebbe distrutto il micro tessuto economico della città, avrebbe depauperato e portato a chiusura una miriade di piccole aziende, avrebbe cementificato ettari di fertile terreno agricolo e principalmente avrebbe creato illusioni occupazionali vista la massiccia diffusione ed anche il veloce declino di queste mega concentrazioni commerciali.

Per questi motivi e per queste idee traballò in tempi non remoti la stabilità dell’attuale maggioranza e spaccò anche  la base degli elettori e degli iscritti di Rifondazione Comunista,  oggi si tratterà di dire chiaramente un si o un no in Consiglio comunale. E se fosse un “no” al megaparco cosa succederebbe? Prova ad ipotizzarlo Giuseppe Spoti.

“Troverebbe il coraggio poi di essere coerente ed abbandonare le tanto care poltrone con annesso stipendio- si chiede – oppure continuerà a perdere la faccia con la scusa della responsabilità restando incollata al potere?”

Infine un passaggio sui controversi e mai trasparentemente chiariti rapporti tra maggioranza ed UDC.   Nacquero al tempo della nomina ad assessore di Mario De Donatis. L’UDC locale non lo ha mai riconosciuto come una propria espressione ma che sia in quota UDC forse provinciale se non regionale è fuori dubbio.

Ora la cronaca si arrichisce sulla vicenda di nuovi particolari ed a puntare il dito sulle ultime vicende è sempre il Segretario socialista.

“Noi socialisti- afferma Spoti con riferimento al PDRC – pensiamo di sapere cosa avverrà, e proprio per questo motivo ci permettiamo di dare un consiglio a Rifondazione ed alla sua punta di diamante. Votassero a favore utilizzando lo stesso “coraggio” con il quale hanno accettato le nomine dell’UDC all’ufficio LL.PP. dove da tempo lavora come aiuto RUP la già presidente dei Revisori dei Conti del Comune di Galatina durante l’Amministrazione Coluccia, in quota UDC, ed attuale Presidente del Consiglio a Muro Leccese sempre in quota UDC.”

Il segretario socialista conclude, maliziosamente, con un appiglio nella saggezza degli antichi proverbi per profetizzare, a suo modo di vedere,  qualche possibile scenario futuro. ” I proverbi degli antichi- conclude- non sbagliano mai e se si fa qualcosa per una fava, perchè non farlo per un intero baccello visto il rischio che, per gli accordi più alti, qualcuno potrebbe sfilarvi la poltrona a cui siete attaccati a doppio filo?”.