Oggi, 07 marzo ore 19.30, presso il comitato di “Spazio Aperto” in piazza Alighieri, 5 Galatina.
Quando si parla di Romeo e Giulietta il pensiero corre all’opera del drammaturgo inglese W. Shakespeare, forse la sua opera più famosa e che conosciamo tutti, un po’ perché studiata a scuola e un po’ perché tante sono state le rappresentazioni teatrali viste in televisione o i più fortunati dal vivo in teatro.
Simone Tangolo e Beppe Salmetti ci racconteranno in “Romeo&Giulietta – L’amore fa schifo ma la morte di più” una rivisitazione della tragedia giovanile: com’è oggi Romeo e come Giulietta risponde al suo amore, ma soprattutto grazie all’ausilio della musica si canta di tanti altri personaggi lasciati in disparte, e sofferenti. In scena troviamo due attori, due amici, due persone innamorate, due amanti, che soffrono della condizione disumana dell’amore non corrisposto e degli sbalzi d’umore che l’amore causa. Che cercano di venirne a capo. Che cercano di capire cosa succede al loro corpo, alle loro menti, alla loro percezione del mondo quando l’amore arriva. Che si attaccano a quel che possono per uscirne vivi, anche alla letteratura. “Dal riso al piango” in una frazione di secondo come dice uno dei personaggi. Dal caldo al freddo. Dalla quiete all’ansia. Dal me al te. Dall’io al noi.
Che poi questi due non sono solo due! A volte diventano tantissimi! La storia di Romeo e Giulietta, il loro amore, non investe solo loro. Intorno ai due amanti si muovono ridono piangono e soffrono tanti altri personaggi a loro volta sconvolti dall’amore. Romeo e Giulietta li conoscono tutti, ma perché non parlare del povero Paride? Di certo non meno vittima dell’amore di Giulietta.
È uno spettacolo cantato, ballato e saltato. Uno spettacolo spericolato e lieve, che stuzzica un mostro sacro come il Romeo e Giulietta di Shakespeare con la voglia di gettarlo nella vita di tutti i giorni, nei turbamenti di tutti noi, un lavoro che ne riconosce la sorprendente poesia e la quasi violenta universalità, ma non trova altro rimedio che riderne per avvicinarcisi, per poterne partecipare almeno un pochino.
Per chi non li conoscesse Simone Tangolo è leccese di Monteroni che ha, oltre allo studio universitario di Beni Culturali dello Spettacolo, quello di alcuni strumenti musicali. Si avvicina al teatro grazie a numerosi stage e laboratori presso i Cantieri Teatrali Koreja. Nel 2011 si diploma in recitazione presso la scuola del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Luca Ronconi. Da allora un crescendo di spettacoli con la compagnia Idiot Savant (della quale è co-fondatore) con la regia di Filippo Renda, e in qualità di docente/attore nel laboratorio teatrale Over60 presso il Teatro ATIR Ringhiera con “L’isola”; mentre con Claudio Longhi è nel progetto/spettacolo “Il ratto d’Europa”, coproduzione ERT (Emilia Romagna Teatro Fondazione e Teatro di Roma) ed è stato formatore per il progetto di alta formazione artistica promosso da ERT, Accademia Filarmonica di Bologna. Ha partecipato con successo al progetto “Carissimi padri” della trilogia “Istruzioni per non morire in pace”, ne “La classe operaia va in paradiso” e ne “La Commedia della vanità”.
Beppe Salmetti, autore e attore teatrale, diplomato all’Accademia dei Filodrammatici di Milano. È stato in scena al Teatro Out Off (MI) con “la dodicesima notte” di W. Shakespeare, al Teatro Filodrammatici con “Cechoviana”, nei teatri di Torino e Milano con varie rappresentazioni arrivando finalista al Teatro Ringhiera in occasione del Play Festival. Nelle sale cinematografiche, con la regia di Paolo Cevoli, ha interpretato il film “Soldato semplice. Beppe reca in sé i geni della comicità e dell’interpretazione, caratteristica che ha messo a nudo sui palchi improvvisati che la sua Brescia gli dava nelle pause lavorative. Battuta pronta e simpatia lo hanno condotto a Radio 24 mentre il teatro è per lui studio e lavoro a tempo pieno.
Quindi il 7 aprile, alle ore 19.30, presso il comitato di Galatina Spazio Aperto, piazza Alighieri, 5, a mettere in discussione e a ripensare la tragedia dello scrittore inglese ci pensa Beppe Salmetti che, accompagnato dalla musica di Simone Tangolo, costruisce un Romeo & Giulietta ironico ed inaspettato cercando di rispondere all’interrogativo di che cos’è l’amore.