Rubriche/Ricerche&Studi.
Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato l’informativa periodica “Attività Internazionale”, una analisi approfondita sulle misure economiche adottate in ambito europeo ed internazionale per contrastare la pandemia.
Nel documento attenzione puntata sul rapporto della Commissione europea sull’utilizzo di SURE ha fornito un ottimo riscontro, confermando lo strumento da 100 miliardi di euro, come fondamentale nella strategia UE per proteggere i lavoratori e limitare le conseguenze socioeconomiche della pandemia, i prestiti erogati finora hanno infatti consentito un notevole risparmio in termini di interessi e finanziato le misure a sostegno dell’occupazione. La relazione evidenzia che nel 2020 lo strumento ha sostenuto tra i 25 e i 30 milioni di persone, vale a dire circa un quarto del numero totale di persone occupate nei 18 Stati membri beneficiari. Si sono poi avvalse di SURE tra 1,5 e 2,5 milioni di imprese colpite dalla pandemia, che hanno così potuto mantenere i propri lavoratori.
La
Commissione ha pubblicato nei giorni scorsi un documento di lavoro
contenente i risultati della valutazione degli aspetti procedurali e
giurisdizionali
del controllo delle concentrazioni svolto dall’UE, la valutazione ha
analizzato in particolare l’efficacia delle soglie basate sul fatturato
nell’individuare le concentrazioni che potrebbero avere un impatto
significativo sulla concorrenza nel mercato interno
e l’adeguatezza delle misure di semplificazione già introdotte.
Il Consiglio europeo inoltre ha adottato nuove norme finalizzate a potenziare la cooperazione amministrativa nel settore fiscale e affrontare le sfide poste dall’economia digitale, tali norme riguardano le piattaforme che operano all’interno ma anche all’esterno dell’Unione e consentiranno alle autorità fiscali nazionali di individuare i redditi percepiti attraverso gli strumenti digitali, definendo i relativi obblighi fiscali.
L’Unione Europea ha recentemente approvato una nuova normativa, che entrerà in vigore a partire dal 1° luglio 2021, allo scopo di garantire la parità di condizioni alle imprese UE e la semplificazione dell’IVA per quelle impegnate nell’e-commerce transfrontaliero, tra gli effetti attesi dall’applicazione delle nuove disposizioni un aumento delle entrate pubbliche, la riduzione delle frodi, un maggior numero di pagamenti dell’IVA nonché il loro adeguamento alla digitalizzazione dell’UE.
Chiude l’informativa una sezione dedicata ai webinar sulle tematiche di più stretta attualità in programma nei prossimi mesi.