Eventi/di Redazione
Dal 23 al 30 luglio nelle province di Lecce e Brindisi, torna “Il cammino celeste”, festival – ideato e diretto dalla flautista Giorgia Santoro – che propone percorsi musicali lungo le vie dei pellegrini nella Puglia meridionale.
Tra gli ospiti Justin Adams e Mauro Durante, Maria Mazzotta, Davide Ambrogio, Angela Cosi, il quartetto vocale Faraualla e La Cantiga de la Serena. I concerti, come ogni anno, saranno preceduti da incontri, cammini e visite guidate alla scoperta del territorio. Sabato 29 luglio la serata sarà ulteriormente impreziosita grazie al progetto “Il mare è femmina – In cammino verso la parità di genere” realizzato con il sostegno del Consiglio regionale della Puglia attraverso l’avviso pubblico “Futura. La Puglia per la parità“. Info e programma www.ilcamminoceleste.it
Justin Adams e Mauro Durante, Maria Mazzotta, Faraualla, La Cantiga de la Serena, Angela Cosi e Davide Ambrogio sono gli ospiti dell’ottava edizione de “Il Cammino Celeste“. Dal 23 al 30 luglio nelle province di Lecce e Brindisi torna infatti il festival musicale e culturale ideato e diretto dalla flautista e direttrice artistica Giorgia Santoro. Dal 2016 la manifestazione propone un programma di concerti, incontri, cammini e visite guidate con l’intento di valorizzare le vie percorse dai pellegrini in viaggio verso Gerusalemme nella Puglia meridionale, con particolare attenzione al percorso che dal porto di Brindisi conduce fino a Santa Maria di Leuca.
I pellegrini percorrevano il prolungamento della via Traiana (candidata con la via Appia a Patrimonio Mondiale dell’Unesco) che nel suo tratto sino ad Otranto assunse il nome di “Traiana Calabra”. Strada romana che si ricongiungeva alla “Sallentina”, altra antichissima strada greco-messapica prima e romana poi, che congiungeva Taranto a Otranto passando per Santa Maria de Finibus Terrae a Leuca. I concerti gratuiti ospiteranno Justin Adams e Mauro Durante, per un viaggio estatico tra blues, pizzica, punk, taranta, canzone d’autore, ritmi nordafricani, chitarra, violino e tamburi (domenica 23 luglio a Tricase), Maria Mazzotta, una delle voci più apprezzate del panorama della world music europea (martedì 25 luglio a Caprarica di Lecce), il cantante e polistrumentista calabrese Davide Ambrogio, con uno spettacolo immersivo attraverso l’utilizzo di lira, chitarra con matite, tamburo a cornice, zumpettana, zampogna e live electronics (mercoledì 26 luglio a Torchiarolo), l’arpista Angela Cosi, una traversata dalla musica di Johann Sebastian Bach alla musica classica contemporanea (giovedì 27 luglio a Sannicola), il quartetto vocale Faraualla, con il loro inconfondibile stile polifonico (sabato 29 luglio a Torre Chianca di Porto Cesareo), il trio La Cantiga de la Serena, con un repertorio che promuove il dialogo musicale e culturale tra Occidente e Oriente (domenica 30 luglio a Ceglie Messapica). Se tre concerti del festival (23, 26 e 27 luglio) saranno preceduti da un cammino, la tappa di sabato 29 luglio sarà ulteriormente impreziosita sin dal pomeriggio (con laboratori per i più piccoli, la visita guidata della mostra “Rotte merci e navi: il racconto continua!” e un incontro) grazie al progetto “Il mare è femmina – in cammino verso la parità di genere”, promosso da Officine Arca APS e realizzato con il sostegno del Consiglio regionale della Puglia attraverso l’avviso pubblico “Futura. La Puglia per la parità“. Il festival Il Cammino Celeste è un evento ideato da Giorgia Santoro con la produzione di Zero Nove Nove, realizzato in collaborazione con Agorà (Torchiarolo), Officine Arca APS (Guagnano) e le amministrazioni comunali di Caprarica di Lecce, Ceglie Messapica, Porto Cesareo, Sannicola, Tricase con il patrocinio dell’Associazione europea delle vie francigene, Associazione Le Comunità ospitanti degli itinerari Francigeni della Puglia meridionale in partenariato con Arci Lecce, Il Giunco, Associazione Meditinere, Centro Educazione Ambientale di Porto Cesareo, Associazione Mollare mai, Salentofilia e con il sostegno di Cantine Leuci, Ekalò, trePietre, MC Motors srl, Masseria Rifisa. Info e programma www.ilcamminoceleste.it.
PROGRAMMA CONCERTI E CAMMINI
Domenica 23 luglio (ore 21 – ingresso libero fino a esaurimento posti – info 3392063444) il Festival prenderà il via nella Chiesa dei Diavoli a Tricase con il concerto di Justin Adams e Mauro Durante. I due musicisti e compositori si sono incontrati per la prima volta tra i morsi del ragno alla Notte della Taranta del 2011. Da un lato il leggendario chitarrista e produttore britannico, braccio destro di Robert Plant, una predilezione per i groove africani, interesse per la trance e abitato stabilmente dallo spirito del blues, dall’altro il salentino, violinista e compositore di genio, protagonista col pluripremiato Canzoniere Grecanico Salentino del rinascimento della pizzica, a lungo collaboratore di Ludovico Einaudi, erede di una tradizione millenaria e giramondo per vocazione. Nel 2021 hanno tradotto le loro affinità elettive in “Still Moving”, un disco subito vincitore del prestigioso Songlines Music Award e un viaggio estatico tra blues, pizzica, punk, taranta, canzone d’autore, ritmi nordafricani, chitarra, violino e tamburi che li ha portati nei festival di tutto il mondo, dal globalFEST di New York al Womad Adelaide e Nuova Zelanda al Big Ears in Tennesse ai Tiny Desk Concerts. Prima del concerto (ritrovo alle 18 alla Chiesa dei Diavoli – prenotazione obbligatoria WhatsApp 3478227836) al via il trekking sulla Via Francigena verso Torre del Sasso. Il percorso si snoda lungo strade e sentieri in cui dominano l’olivo e la pietra, inframezzati dalla macchia mediterranea, dalla roverella e dalla quercia vallonea.
Martedì 25 luglio (ore 21 – ingresso libero fino a esaurimento posti – info 3392063444) nel chiostro del Palazzo Baronale di Caprarica di Lecce spazio al concerto di Maria Mazzotta, affiancata da Cristiano Della Monica (percussioni) ed Ernesto Nobili (chitarra elettrica). La sua interpretazione intensa e profonda è per lo spettatore un’esperienza rara e preziosa e ha reso la salentina una delle voci più apprezzate del panorama della world music europea. Spaziando con naturalezza dalle sonorità del Sud Italia alle cadenze balcaniche, il repertorio proposto da Maria Mazzotta è frutto di ricerche meticolose ed estremo rispetto per le varie culture che lo compongono, con particolare riguardo per le caratteristiche vocali di ogni tradizione musicale. Nel 2023 presenta dal vivo un nuovo progetto live in trio: con lei sul palco ci sono due personalità eclettiche con le quali sta incidendo un nuovo lavoro discografico che vedrà la luce a fine anno. Le sonorità elettriche del post rock incontrano l’interpretazione viscerale di Maria Mazzotta creando un connubio originale e profondo. Dal gennaio 2020, anno che ha segnato il suo esordio solista con la pubblicazione dell’album “Amoreamaro”, non si è mai fermata e ha macinato migliaia di chilometri esibendosi in oltre 150 concerti in più di 25 Paesi. Il nuovo spettacolo è il risultato di tutto questo viaggiare, degli incontri e delle influenze, delle emozioni e delle riflessioni sulla società moderna. Per la prima volta nel suo percorso di carriera ventennale Maria Mazzotta sceglie di esprimere la forza vitale e schietta della tradizione contadina attraverso strumenti contemporanei e dal suono suburbano. Il concerto di Maria Mazzotta è uno spettacolo da vivere in pieno lasciandosi accompagnare e guidare da un’interprete unica.
Mercoledì 26 luglio (ore 21 – ingresso libero fino a esaurimento posti – info 3392063444) Agorà in Contrada Piutri a Torchiarolo ospiterà “Evocazioni e invocazioni” del cantante e polistrumentista calabrese Davide Ambrogio. Dopo essersi aggiudicato il Premio Loano Giovani con “Linguamadre” e aver conseguito da solista i premi Musica contro le Mafie ed Ethnos Gener/Azioni 2020, presenta l’album d’esordio “Evocazioni e invocazioni”. Già inserito nella Transglobal Music Chart e nella World Music Chart Europe, l’album è stato premiato da Songlines Magazine per la Top of The World Album di novembre. Il disco è il risultato di un lavoro che recupera le molteplici funzioni del canto, capace di tradurre un’espressione vocale legata alla tradizione orale Aspromontana calabrese in elementi sonori contemporanei. Così come nella musica di tradizione orale ogni canto ed ogni suono si manifestano all’interno di un rito, ciascun brano del concerto è legato a una specifica funzione – dalla ninna nanna al canto di protesta, dal lamento allo scongiuro. Nel live, l’artista calabrese costruisce intorno alla voce uno spettacolo immersivo attraverso l’utilizzo di lira, chitarra con matite, tamburo a cornice, zumpettana, zampogna e live electronics. Nella ricerca timbrica, melodica e ritmica, lo spettacolo racconta una verità intima ed attuale, in grado di evocare suggestioni diverse, nel presente. Prima del live (ritrovo alle 18 – prenotazione obbligatoria WhatsApp 3478227836) si partirà da Agorà per un percorso lungo la Via Francigena nei dintorni dell’area archeologica di Valesio, fra l’ombra degli oliveti ed i profumi della macchia mediterranea alla scoperta di tesori nascosti.
Giovedì 27 luglio (ore 18, ore 19 – ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria 3202721822) nell’Abbazia di San Mauro a Sannicola l’arpista Angela Cosi proporrà una doppia replica di “Piuma“. Il progetto è una traversata dalla musica di Johann Sebastian Bach alla musica classica contemporanea che mette in risalto tutte le peculiarità dell’arpa. Un racconto intimo e personale dell’arpista che proporrà anche molte delle sue composizioni originali. Dopo gli studi in conservatorio al “Tito Schipa” di Lecce e al “Nino Rota” di Monopoli, si è specializzata con arpisti di fama internazionale come Judith Liber, Elisabeth Fontaine Binoche, David Watkins, Park Stickney, Patrizia Tassini. Da molti anni conduce un’intensa attività concertistica sia da solista che in formazioni cameristiche, lavorando in produzioni orchestrali con l’Orchestra della Magna Grecia, la fondazione Tito Schipa, Oles, diretta da maestri come Louis Bacalov, John Rutter e Massimo Quarta. Ha ampia esperienza nel campo della world music e del pop. Nel 2019 ha pubblicato il cd “Nostos”, un progetto per viaggiare con i sensi e con la fantasia. Prima del concerto (prenotazione obbligatoria 3202721822) sarà possibile fare una visita guidata lungo il sentiero che conduce all’Abbazia in località Lido Conchiglie che conserva un ciclo di affreschi risalenti al XIII secolo.
Sabato 29 luglio a Torre Chianca di Porto Cesareo, grazie al progetto “Il mare è femmina – In cammino verso la parità di genere” realizzato con il sostegno del Consiglio regionale della Puglia attraverso l’avviso pubblico “Futura. La Puglia per la parità“, il festival proporrà una lunga serata che si concluderà (ore 21 – ingresso libero fino a esaurimento posti – info 3392063444) con lo spettacolo “Sind” del quartetto vocale Faraualla. Dopo aver approfondito singolarmente lo studio e la pratica della vocalità in ambiti musicali differenti, le quattro cantanti hanno trovato un interesse comune nella ricerca sull’uso della voce come “strumento”, attraverso la pratica della polifonia e la conoscenza delle espressioni vocali di diverse etnie e di periodi storici differenti. Gli esiti di questo lavoro si ritrovano nel repertorio faraualla, nelle composizioni originali come nei brani tradizionali. Le suggestioni di un percorso attraverso culture tanto lontane fra loro si fondono in una sintesi originale in cui emergono con forza le radici culturali del gruppo. La Puglia, per secoli terra d’incontro e di passaggio di popoli, è presente nel “suono” che connota la formazione barese, negli strumenti che accompagnano l’esecuzione, nello stesso nome del gruppo. Faraualla è una delle cavità carsiche più profonde presenti sull’altopiano murgiano, a nord-ovest di Bari. Il programma prenderà il via già alle 17 con laboratori Kids a cura di Officine Arca APS e Centro Educazione Ambientale di Porto Cesareo. Alle 19 la visita guidata della mostra “Rotte merci e navi: il racconto continua!” a cura di Francesca Lombardo. Dalle 20 il dibattito “In cammino verso la parità di genere” con Mariagrazia Bello, presidente di APS Salentofilia, e Lorena Carbonara, docente universitaria e membro di VoxFem. La partecipazione al dibattito e al concerto è libera fino a esaurimento posti. La partecipazione ai Laboratori Kids e alla visita guidata è gratuita con prenotazione obbligatoria 3282558560 – 328.44662300.
Ultimo appuntamento domenica 30 luglio (ore 21 – ingresso libero fino a esaurimento posti) nella Chiesa Madre Maria Santissima Assunta di Ceglie Messapica con La Cantiga de la Serena. Il trio formato da Fabrizio Piepoli (voce, chitarra battente, chitarra classica, shruti box, daff, bendir, tamburello, qraqeb), Giorgia Santoro (flauto, bansuri, flauto contrabbasso, arpa celtica, duduk, sajat, cimbali, palmas, voce) e Adolfo La Volpe (oud, chitarra classica, tar, voce) presenterà i brani di “La Novia“, nuovo progetto discografico prodotto da Zero Nove Nove. Il disco rappresenta l’ennesimo frutto di questo continuo lavoro di ricerca ed esplorazione portato avanti dal trio per riproporre, in una chiave nuova e personale, un repertorio che promuove il dialogo musicale e culturale tra Occidente e Oriente. La sempre presente tradizione sefardita – espressione della cultura e delle tradizioni degli ebrei spagnoli – dialoga con canti, romanze e tarantelle appartenenti a culture ed epoche differenti, proponendo un equilibrio inedito tra innovazione e tradizione. Le radici pugliesi rappresentano il braccio di un compasso fisso al centro, che consente all’altro di tracciare una circonferenza immaginaria che idealmente racchiude tutto il bacino del Mediterraneo. Con queste premesse, il titolo scelto (La Novia, La Sposa) richiama un’immagine dal forte valore archetipico, in modo speciale nelle culture tradizionali del Mediterraneo, un simbolo dalle molte implicazioni mistiche, esoteriche e filosofiche, ma che al tempo stesso conserva nella modernità il forte impatto evocativo della promessa d’amore. Unire in matrimoni simbolici canti, lingue, storie e tradizioni diverse, dando vita a creature nuove, differenti dalle matrici che le hanno generate, è il fulcro concettuale sul quale si innesta la ricerca musicale dell’ensemble. Negli undici brani – cantati in ladino, arabo, italiano e in vari dialetti del Sud Italia.