Rubriche/Opinioni/di Veronica Romano

Dal nulla a primo partito e per questo prepotentemente entrato,
nell’immaginario collettivo e per questo ancora più difficile da dimenticare.
Avete sicuramente capito, a volte basta la parola, parlo del MOVIMENTO,
parlo di Luigi Di Maio, capo politico pugnalato alle spalle, come lui dice,
dai suoi stessi ingrati colleghi e compagni.

Lo vedremo molto meno nelle trasmissioni politiche della TV pubblica e
privata, generalista e non, e magari di più in trasmissioni leggere, meno
impegnative, dalla D’URSO per esempio.
Una faccia simpatica, capelli a spazzola e cravatta, celebre una sua frase
di estrema bellezza e che resterà negli annali delle frasi con più significato
logico e politico, “ABBIAMO ABOLITO LA POVERTA’.”

Peccato però che nel frattempo, stavano abolendo anche se stessi.
Non gioisco per la caduta del MOVIMENTO, e ho sempre pensato:
forza genuina e un bene per il Paese.
Forza politica che può essere accusata di tutto ma che non ha interpretato
la corruzione, o l’ha interpretata in modo infinitamente minore rispetto
agli altri partiti.
Lo sbaglio di Di Maio è stato quello di aver trasformato il
MOVIMENTO in un partito e questo i suoi gli elettori non glielo hanno
perdonato.

Cosa resterà di questi anni, di quel VAFFANCULO giusto e sacrosanto, di
tutte le piazze che non si riempiranno più.
Nulla, non succederà nulla, non succederà niente, sono già stati sostituiti
dal “popolo delle sardine” e appunto, LE SARDINE, stanno prendendo
il loro posto, le loro piazze.

La gente ha bisogno di uscire di casa, ha bisogno di emozioni forti, di
manifestare, di sfilare, ha bisogno di lasciarsi allegramente guidare
da chiunque, anche da un “beccamorto col cerchietto” che quando parla,
devi avere un traduttore simultaneo per poterlo capire.
Ma questo è un aspetto secondario, un dettaglio, un fatto di poco conto.
Facciamo una cosa, invece di abolire la povertà, abolite noi.

E’ meglio, soprattutto per noi.
Caro Ministro Di Maio, la gratitudine è il “sentimento del giorno prima”
qualche sera affacciati su una piazza affollata dai soliti “piazzisti”.
Ritroverai tutti quelli che prima erano lì per Voi, solo che ora si sentono
già un po’ SARDINE.