“Ricette all’Italiana” sarà a Galatina per spiegare urbi et orbi il segreto della Tria cu li ciciari.
Cronaca/Galatina/ di Redazione
Si apprende dalla delibera n. 376 del 22 ottobre che l’Agenzia “Me Production” con sede a Roma in Via Ancona, produttrice in esclusiva del format televisivo in onda su Mediaset Retequattro “Ricette all’Italiana” condotto da Davide Mengacci e Michela Coppa, ha proposto al Comune di Galatina la realizzazione di un programma che dovrebbe, teoricamente, promuovere la promozione delle eccellenze turistiche, produttive e artigianali della Città di Galatina, per un costo complessivo di € 5.000,00.
Le puntate saranno registrate nel mese di novembre 2014 e saranno trasmesse 15 giorni dopo la loro ultimazione e riproposte in replica tra gennaio e marzo 2015.
La realizzazione del programma, ci dicono i nostri amministratori, dato l’elevato e qualificato targhet di potenziali utenti raggiunti, costituisce una ulteriore valida occasione per incrementare il turismo attraverso la valorizzazione e promozione dei prodotti enogastronomici locali e delle peculiari tradizioni culturali, artistiche e storiche della Città.
Ora a parte il discutibile valore promozionale di eccellenze turistiche, produttive e culturali che possa esprimere Rete4.
A parte l’elevato e qualificato target di potenziali utenti che può raggiungere Rete4 e Mingacci.
Sapreste dirmi in termini quantitativi quali e quanti tipi di benefici ha apportato alla nostra città questa metodo di investimento di soldi pubblici? Sapreste dirmi quanti nuovi posti di lavoro ha creato in città?
Qualcuno ha detto all’ assessore al SUAP che in mancanza di una seria politica di sviluppo economico e di un ridimensionamento della tassazione locale, le attività commerciali ed artigianali sono sull’orlo del collasso?
Qualcuno ha detto all’assessore al SUAP che è di poche settimane fa la chiusura in pieno centro cittadino del negozio di abbigliamento TARDI che vantava una presenza trentennale sul territorio?
Qualcuno ha spiegato ai sostenitori di certe battaglie che non è colpa del Megaparco se stanno chiudendo le attività imprenditoriali in città?
Riuscirà mai qualcuno dei nostri amministratori, in alternativa alle sanguisughe parassitarie succhiasoldi, a portare una, una soltanto, delle azienda che in cambio di agevolazioni intende investire e creare occupazione nella nostra città?
Nell’attesa che qualcosa del genere possa miracolosamente un giorno verificarsi aspettiamo con impazienza Mengacci che potrà finalmente spiegare urbi et orbi i segreto del pasticciotto e della “Tria cu li ciciari e la pasta fritta”