Dopo l’arch. Miglietta tocca all’avv. Capodacqua vedersi prorogato l’incarico
Cronaca/ di Redazione
Ora stiamo cominciando a chiederci seriamente se le nomine a tempo determinato, cioè quelle collegate alla durata dell’incarico del sindaco, abbiano un significato perché non riusciamo più a spiegarci perché vengano rinnovate e principalmente perché vengano rinnovate se a 4 anni di distanza non si sia proceduto a bandire un regolare concorso o perchè non vengano rinnovate con avviso per una nuova pubblica selezione.
Abbiamo assistito alla sponsorizzazione immediata della Dirigente Taraschi, affinchè fosse prorogato l’incarico dell’arch. Miglietta perché stante “la carenza di personale e l’alta specializzazione del professionista” era indispensabile la sua presenza nel Dipartimento di urbanistica della nostra città al fine di completare alcuni lavori di cui si stava occupando (si parla di un progetto di ristrutturazione della Torre dell’orologio di Galatina e quella di Noha per circa 40 mila euro ma non si sa, stante gli impegni con la Corte dei Conti ed i debiti da pagare del nostro Comune dove e quando si potranno recuperare i soldi).
La stranezza della cosa sta, poi, nel fatto che ottenuta la Delibera Commissariale (la n. 1 ) di conferma nell’incarico all’arch. Miglietta, la Taraschi fa le valigie e se ne va a comando (e cosa assai strana col consenso del Commissario) in un comune dell’entroterra milanese. Diciamo che si sarà organizzata/o il percorso suo e forse di qualcun altro di cui insistentemente si parla negli ambienti di Palazzo Orsini?
A seguire , (e siamo alla delibera n.2 del Commissario) ancora una riconferma in un incarico scaduto, anch’esso per le dimissioni del sindaco, dell’ esperto avvocato Giuseppina Capodacqua per tutta la durata della gestione commissariale. Si sta procedendo di mandato in mandato e chissà mai perché senza che, ripetiamo, venga fatta una nuova selezione con pubblico avviso.
La nuova nomina, per l’esperto avvocato, ha avuto decorrenza dal 24 di agosto ossia cinque giorni dopo che sono diventate efficaci le dimissioni del sindaco Montagna. Cinque giorni sono obbiettivamente molto pochi, anche per uno con un ampio bagaglio di esperienza come il Commissario, per rendersi conto di cosa necessiti o sia superfluo per il Comune di Galatina e principalmente per capire come funzioni la burocrazia e l’apparato burocratico del nostro Comune.
Sarebbe stata una mossa assai apprezzata quella di rimandare alcune decisioni perché quantomeno ci avrebbe fatto capire che forse il vento starebbe cambiando e che forse potrebbe non essere più qualche Richelieu di Palazzo Orsini a continuare, ora come allora, a gestire e determinare sorti e sciagure di questa città.