L’età media della popolazione sale a 46,3 anni. L’età media al parto delle donne pugliesi sale da 30,4 anni a 32,5. Raddoppia l’indice di vecchiaia.
Rubriche/di Davide Stasi
Si è allungata la speranza di vita dei pugliesi che arriva a 80,9 anni per gli uomini e 84,9 anni per le donne (per una media di 82,8 anni). Vent’anni fa, si fermava a 78,6 anni per gli uomini e 83,7 anni per le donne (per una media di 81,1 anni).
«È probabilmente solo questo il dato positivo – spiega il data analyst Davide Stasi – Di contro ce ne sono tanti altri negativi, a partire dal fatto che in Italia la speranza di vita arriva, mediamente, a 83,1 anni. Inoltre, si fanno meno figli ed aumentano gli anziani ormai sempre più soli. Negli ultimi vent’anni, infatti, è raddoppiato in Puglia l’indice di vecchiaia (da 102,3 a 201,1). Quest’ultimo si ottiene come rapporto tra la popolazione over 65 e i minori di età inferiore ai 14 anni».
L’Osservatorio Economico Aforisma ha elaborato i principali indicatori statistici finalizzati allo studio delle tendenze demografiche a livello territoriale, ovvero delle sei province pugliesi, nonché le medie regionali e nazionali (su dati Istat).
«In sintesi – prosegue Stasi – per lo studio della fecondità vengono calcolati il tasso di natalità e il numero medio di figli per donna; per i comportamenti migratori vengono calcolati i trasferimenti di residenza in Italia e all’estero; per la mortalità vengono calcolati i decessi e le speranze di vita alla nascita e a 65 anni. Infine, per avere una fotografia della struttura della popolazione vengono calcolati i principali indicatori strutturali (indice di dipendenza strutturale, indice di dipendenza anziani, indice di vecchiaia, età media della popolazione)».
In particolare, il tasso di natalità che è il rapporto tra il numero dei nati e la popolazione residente è sceso da 10 a 6,6, ovvero ogni mille abitanti ci sono 6,6 nuovi nati contro i 10 di vent’anni fa.
Il tasso di mortalità che è il rapporto tra il numero dei decessi e la popolazione residente è salito da 7,7 a 11, ovvero ogni mille abitanti ci sono 11 decessi contro i 7,7 di vent’anni fa.
Negativo anche il saldo migratorio totale, ovvero la differenza tra il numero degli iscritti ed il numero dei cancellati dai registri anagrafici per trasferimento di residenza.
Ne conseguono perciò valori fortemente negativi per il tasso di crescita naturale, ovvero la differenza tra il tasso di natalità e il tasso di mortalità, e per il tasso di crescita totale, ovvero la somma del tasso di crescita naturale e del tasso migratorio totale.
Il tasso di nuzialità che è il rapporto tra il numero di matrimoni celebrati e la popolazione residente è sceso da 4,7 a 3,4, ovvero ogni mille abitanti si celebrano 4,7 matrimoni contro i 3,4 di vent’anni fa.
Parallelamente è salita l’età media al parto: da 30,4 a 32,5 anni. L’età media della popolazione pugliese è salita di 6,4 anni negli ultimi vent’anni. Dai 39,9 anni del 2004 ai 46,3 di quest’anno.