Eventi/di Fiorella Mastria

Martedì 21 Marzo, in occasione della XXVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, le alunne e gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di 1^grado Polo1 Galatina e Collemeto hanno incontrato, in collegamento con l’Aula Magna dell’Istituto

Professionale “N. Moccia” di Nardò, i referenti dell’Associazione Libera di Lecce nella persona del dott. Francesco Capone e del Presidio “Renata Fonte” di Nardò, per riflettere e dialogare sui temi della legalità e della cittadinanza attiva come strumenti di prevenzione e contrasto a comportamenti antisociali e devianti e per rinnovare in nome di quelle vittime l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione.

Anche quest’anno, quindi, la nostra scuola ha voluto porsi quale parte attiva partecipando alla serie di eventi programmati in ricordo delle vittime innocenti delle mafie con un percorso che nel tempo ha coinvolto associazioni, scuole, realtà sociali permeando con il loro contributo il nostro territorio con la cultura della legalità.

La Giornata, da qualche anno riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017, ha avuto inizio con l’intervento del dott. Antonio Maruccia, Procuratore Generale della Repubblica, e un dibattito sul tema “La mafia è morta? Le mafie oggi sul nostro territorio”.

È quindi proseguita con brani sul significato della memoria e con la lettura da parte dei nostri alunni dei nomi delle vittime innocenti di mafia tra cui la nostra scuola ha scelto Renata Fonte quale esempio di tenacia, passione ed impegno.

Inoltre gli studenti sensibilizzati sul tema, insieme agli insegnanti, hanno concretizzato i sentimenti emersi dai dibattiti in classe con la realizzazione di elaborati artistici sulle parole significative della lotta e del contrasto alla mafia: libertà, onestà, legalità, pace, cooperazione.

“Aderire a questa giornata”, ha puntualizzato la Dirigente Luisa Cascione, “rappresenta per tutti noi un esempio e un atto di valore civile quale testimone da passare alle nuove generazioni per rinnovare e affermare l’impegno della lotta alla mafia. Essa è parte di un percorso educativo-didattico realizzato nell’ambito del Progetto Legalità promosso dal Coordinamento Provinciale LIBERA di Lecce che ha coinvolto, oltre al nostro istituto, quindici scuole della provincia ma anche istituzioni e organizzazioni che garantiscono il rispetto della legalità.

Si tratta di un iter formativo ancorato ai temi di Cittadinanza e Costituzione, sostenibilità e cittadinanza digitale ed è finalizzato alla collaborazione proattiva degli studenti e allo sviluppo di una cultura sempre più attenta alle competenze sociali e civiche, alla responsabilità e alla solidarietà, valori che l’Istituto Polo1 persegue e che si riflettono nei documenti programmatici e nel profilo in uscita dei nostri alunni”.

Il 21 marzo è stato un momento di riflessione, la stessa scelta dello slogan per questa Giornata “E’ possibile” vuole portarci a riflettere su ciò che ciascuno di noi può fare per l’affermazione dei diritti e della giustizia sociale e come ribadito da Don Luigi Ciotti, presidente dell’Associazione Libera, dal suo intervento in diretta da Milano, “da qui ripartiamo per non dimenticare e per capire che è possibile sconfiggere la mafia se anche noi cittadini ci mettiamo in gioco”.

In un momento storico in cui le difficoltà sono numerose, con la crisi ambientale, sociale ed economica aggravata dalla pandemia e la vulnerabilità politica internazionale provocata dalla guerra, abbiamo il dovere di indicarci insieme la strada, di dirci dove può e deve portarci il nostro impegno comune.

Questo è un tempo complesso che ci chiede di metterci in gioco anche componendo nuovi orizzonti, ponendo in dialogo competenze diverse e saperi transdisciplinari, per generare un nuovo pensiero.

Sappiamo che “è possibile” superare questa fase se a metterci in gioco siamo tutti, insieme: solo con il noi si può arrivare ad affermare la pace, la giustizia, la verità, i diritti, l’accoglienza e la libertà” spiegano da Libera.

Grande l’attenzione e l’interesse mostrato dagli allievi tutti, che, nonostante la loro giovane età, hanno apportato contributi molto pertinenti e interessanti. Queste sono certamente le basi che fanno sperare in un futuro migliore.