“Racconto a modo mio chi siamo e da dove veniamo, racconto il vecchio e il nuovo”
Continuo, imperterrita, il mio racconto.
Come un dipinto su tela, come un racconto su tela. Racconto a modo mio, chi siamo e da dove veniamo, racconto il vecchio e il nuovo e vorrei iniziare questo nuovo capitolo tranquillizzando quanti credevano che il PSI dopo la rovinosa competizione elettorale, sarebbe sparito nel nulla come tutti gli altri e forse come di solito succede agli sconfitti. Noi no, non siamo spariti, siamo vivi forse troppo, siamo un laboratorio di idee, un cantiere sempre aperto. Abbiamo progetti da portare avanti, da discutere, da proporre.
Ci riuniamo ancora e in continuazione, nella BARBERIA, e nella barberia oltre a momenti di discussione, condividiamo anche momenti belli di incontro e di allegria, intorno ad una scrivania per l’occasione trasformata a tavolo da cucina piena di tante cose buone e tradizionali, che al solo pensare mi viene fame.
Al centro del tavolo, un immancabile fiasco di vino rosso che non ho fatto mai in tempo a vedere pieno. Come riconosciuto da tutti, il PSI non ha mai attraversato momenti migliori, siamo un partito, un vero partito oserei dire quei partiti di una volta dove si formavano le generazioni politiche successive, dove c’era chi negli anni era invecchiato e chi si avvicinava in punta di piedi alla politica.
La sconfitta non ci ha tolto, anzi ci ha dato motivazioni in più, ci ha unito, ci siamo trovati quella sera con le nostre facce stanche e i nostri sguardi increduli, a constatare una sconfitta ed a cercare di capirne le cause. C’è stato un lungo dibattito nella sede simbolo del PSI, nella barberia, poi il caldo ci ha un po’ divisi, allontanato per un po’ di giorni.
Appena è tornato un po’ di fresco, ci siamo ritrovati, ci siamo ritrovati per guardare avanti, per guardare al dopo, per nulla intimoriti, per nulla scoraggiati. I socialisti hanno la pelle dura, ci vuole ben altro, riescono a trovare sempre il lato positivo in ogni storia, in ogni fatto, rialzarsi e riprendere a camminare.
Così è stato anche questa volta, abbiamo fatto tesoro della sconfitta, abbiamo fatto esperienza, abbiamo assaporato la delusione e anche la tristezza. Ed ora siamo di nuovo qua, più numerosi e attivi che mai. Smetto un attimo di scrivere, il tempo di leggere un messaggio.
“Ore 19,30 riunione presso la nostra sezione” poi una breve indicazione dell’ordine del giorno. Per quella stessa ora avrei 1000 cose da fare, ma non ci penso neanche un attimo, tutto rimandato. Alle 19 e 30 sarò puntuale. Sarò puntuale nella “barberia”.