Si sono accorti che esisteva la legge regionale n.27 del 1998.
Cronaca/Galatina/ di Redazione
La Giunta comunale nella seduta del 27 agosto con la delibera n.305 ha preso atto dello svarione in cui sono inciampati tecnici e politici sul diritto SUAP ingiustamente imposto ai cittadini sul rinnovo annuale dei tesserini venatori ed hanno fatto marcia indietro eliminando la gabella.
A dire il vero per far accorgere i nostri amministratori e farli cambiare rotta c’è stato bisogno di un atto di diffida da parte del presidente provinciale della Federcaccia che tramite un telegramma inviato il 25 di agosto al sindaco della città invitava a desistere su quanto impropriamente preteso dai cittadini.
Solo così si è riusciti a far prendere conoscenza dell’esistenza della legge regionale n.27 del 1998 che all’art. 22 comma 2 sancisce che ” il tesserino, valido su tutto il territorio nazionale, esente da marca da bollo, è distribuito a titolo gratuito dalla provincia, tramite il Comune di residenza del richiedente (…)”
Ne avevamo parlato a suo tempo sulle nostre pagine al seguente link : https://www.ilsedile.it/al-suap-fanno-pagare-anche-cio-che-e-gratis/#more-9250
Insomma nessuno si era reso conto che il rinnovo del tesserino venatorio fosse un atto meramente di accertamento tecnico e non un procedimento amministrativo e pertanto si era preteso un versamento nelle casse comunali di 30 euro per diritti SUAP.
Ora dal 27 agosto con esecutività immediata della delibera è stata stabilita :” l’esclusione dal tariffario, tabella “ALTRO”, la voce per il pagamento di diritti per il rilascio dei tesserini venatori, alla luce del disposto di cui all’art. 25 della L.R. n. 27 del 13.8.1998 e s.m.i., che ne prevede la gratuità”
E’ stato inoltre inserito nel tariffario dei diritti SUAP, nella tabella “CARBURANTI”, la voce per le pratiche di “Ristrutturazioni/Variazioni” per l’importo di € 50,00.
Nessun accenno in delibera sui rimborsi. Cosa succederà a chi aveva già pagato l’iniquo balzello? Saranno restituiti i soldi? Come? Quando? I nostri assessori deliberanti non credono che sarebbe stato il caso di sprecare due parole in delibera anche su questo aspetto della incresciosa vicenda? Per la cronaca in quella seduta di Giunta erano assenti il sindaco Cosimo Montagna e l’assessore De Donatis.