Sui due contributi si è scatenata una polemica aspra tra correnti di diverso pensiero.
“Pecunia non olet” affermava Vespasiano quando vendeva le urine. La devono pensare allo stesso modo anche i componenti del Comitato promotore della festa patronale in onore dei SS Pietro e Paolo protettori di Galatina.
Nei giorni scorsi è stata resa pubblica una determina la n. 784 del 29 maggio 2014 con cui si è stabilito: “di liquidare e pagare in favore del Comitato Festa Patronale SS. Pietro e Paolo, in persona del legale rappresentante Sac. Don Aldo Santoro, la somma di € 3.000,000, quale contributo di sponsorizzazione di Colacem s.p.a. a sostegno dei festeggiamenti svolti nell’anno 2013″
Insomma la Colacem sempre al centro di mille polemiche per problemi di inquinamento ambientale sia da parte di associazioni ambientaliste che da parte di gruppi politici finanzia la festa patronale con 3.000 euro e con il sorriso compiacente di Amministrazione Comunale e Comitato… che incassa.
E dire che in passato alcuni partiti politici, oggi in maggioranza, hanno condotto battaglie veementi contro il cementificio ed oggi, che sono al governo della città, non solo accettano senza batter ciglio soldi da chi in passato era considerato il mostro inquinante per devolverli come “sponsorizzazioni da privati” alla festa ed a concerti, ma addirittura mandano i propri rappresentanti a consegnare ai vincitori annuale il premio “Colacem- Circolo Il Quadrifoglio”.
Sempre sul tema dei soldi che non hanno odore ecco un’altra sponsorizzazione che il Comitato Feste patronali incassa senza batter ciglio. E’ quello della TAP. Manifesti con un logo della multinazionale del gas hanno fruttato 5 mila euro di sponsorizzazione ed hanno fatto esplodere la polemica dei NO TAP.
Con un comunicato stampa i NO TAP attaccano duramente ” La tattica – si legge- è comprare il consenso, come Enel insegna. Cosa ne sanno le signore che vanno in chiesa di TAP? Loro in quei giorni capiscono solo che c’è una messa e che forse bisogna ringraziare TAP senza sapere neanche cosa sia. Ci meravigliamo invece del vescovo, ci meravigliamo del comitato feste e ci meravigliamo di chi accetta di parlare e farsi dare soldi da personaggi senza scrupoli, incapaci di presentare un progetto decente, troppo impegnati a tessere tele per i propri profitti, calpestando la dignità delle persone”.
Per il Comitato feste ha replicato Massimo Giannini il quale è anche il responsabile dei contratti di sponsorizzazione con le aziende private il quale a proposito della TAP ci ha tenuto ad evidenziare che :” In quel contratto di sponsorizzazione non vi è stato nessun fine politico, come qualcuno vorrebbe far credere. La si finisca con le speculazioni”.
“Quest’ anno- prosegue Giannini- abbiamo voluto dare alla campagna promozionale per la festa patronale un’impronta ed una conduzione aziendale. Abbiamo costituito un’ Associazione all’interno del Comitato che, rilasciando regolare fattura, invece dei soliti blocchetti con oboli, poteva contattare le aziende e coinvolgerle in una vera e propria operazione di Marketing aziendale. In base al contributo erogato maggiore sarà il ritorno in termini di immagine. Molte sono le iniziative e le novità. Nei prossimi giorni sarà infatti distibuito un giornalino in cui saranno presenti tutte le aziende che hanno finanziato la festa, vi sarà, durante le festività, un maxischermo luminoso su cui scorreranno le immagini degli sponsor, ci sarà insomma tanto di nuovo”.
E le trivellazioni della costa? Ed i fumi del cementificio?
” Sono due iniziative diverse- conclude Giannini- la Fedelcementi è una sponsorizzazione privata che è fatta di propria iniziativa dal Comune. La TAP, invece, l’abbiamo fatta noi ed ha avuto ed avrà più spazio pubblicitario perchè ha pagato di più. A me interessa la buona riuscita della festa, ho agito come un imprenditore che intende portare a buon fine il proprio progetto imprenditoriale perchè questa è l’impronta che abbiamo voluto darci quest’anno”