Cronaca/di Alleanza Italiana Stop5G Puglia 

Anche gli ispettori dell’Asl sono andati a Leporano, nel Tarantino, per effettuare controlli sui lavori di installazione di un altro grande traliccio su cui installare un potente impianto per la telefonia mobile.

In altri termini si è verificato proprio ciò che aveva auspicato la settimana scorsa Alleanza Italiana Stop 5G per il tramite di Giancarlo Vincitorio che è il suo massimo referente in Puglia. La segnalazione pubblica fatta da Vincitorio ha fatto attivare, con la giusta sollecitudine, le operazioni di verifica tecnica sul terreno interessato dai lavori di scavo finalizzati a creare le fondamenta al traliccio di proprietà di una nota società di telefonia.

A chiedere l’interessamento di Vincitorio a questo caso sono stati soprattutto i residenti di quella contrata San Marco. L’impianto di telefonia, secondo quanto risulta in fase progettuale, verrebbe ubicato a fianco a delle abitazioni. Vincitorio, facendosi portavoce di queste preoccupazioni, ha denunciato pubblicamente questo caso ed ha sollecitato le verifiche tecniche per il sospetto che proprio in quella contrata possano essere stati abbandonati in passato dei rifiuti tossici. Sospetto che sarebbe rafforzato, in modo empirico, dal ritrovamento di qualche oggetto che parrebbe di amianto. Ma potrebbe esserci addirittura dell’altro. Secondo alcuni ci potrebbero essere in quella contrada, oltre a questa tipologia di rifiuti tossici, anche dei reperti archeologici. “Meglio verificare” – dichiara Vincitorio, che plaude al tempestivo intervento degli ispettori dell’ASL.

“Nel frattempo – continua Vincitorio – resta chiara e netta la nostra totale contrarietà a questa nuova installazione in quel comune di circa 8mila abitanti che ha addirittura 12 grandi e potenti antenne. Siamo preoccupati per i campi elettromagnetici che quelle antenne generano con potenza elevata in considerazione dei potenziali e conseguenti rischi per la salute umana e l’ambiente.”

“Restiamo in attesa – conclude Vincitorio – di conoscere i risultati del sopralluogo Asl e di altre verifiche tecniche che dovrebbero essere fatte, ad esempio sui vincoli di legge che graverebbero in quella zona di contrada San Marco. Nel frattempo stiamo valutando di organizzare una raccolta firme finalizzata a dire stop all’installazione di questi impianti a Leporano e in tanti altri comuni della Puglia”.