Preludio alla crisi? La certezza si avrà domani, 17 maggio, in seconda convocazione alle 17.30
Galatina – Il tempo di cominciare che il Consiglio comunale era già finito. Dopo la lettura di una nota politica di protesta con cui l’UDC preannunciava l’assenza dei propri consiglieri Giancarlo Coluccia e Lilli Villani dai lavori consiliari “quale atto di denuncia dell’ormai esasperante inerzia dell’Amministrazione Montagna ” a cui faceva seguito una breve dichiarazione di abbandono dell’aula da parte del consigliere rappresentante delle liste civiche Marcello Amante e di quello di Forza Italia Antonio Pepe che si allontanavano dall’aula, fatta la conta dei presenti (soltanto in cinque più il sindaco), non restava che prendere atto della mancanza del numero legale ed aggiornare i lavori all’indomani in seconda convocazione.
Tutto ciò si è verificato in quanto tra le file della maggioranza vi erano quattro assenze che pesavano come un macigno trattandosi di una riunione in cui si doveva discutere ed approvare il bilancio pluriennale di previsione e per il quale è richiesta la maggioranza dei due terzi. Diciamo che si è trattato di assenze significative e quasi certamente non casuali.
Gli assenti corrispondevano al nome di Fernando Baffa, presidente del Consiglio e dei consiglieri Daniela Sindaco, Teresa Spagna e Piero Lagna, tutti del PD. I rapporti all’interno della maggioranza, ma maggiormente all’interno del PD, paiono seriamente incrinati. Sotto accusa Sindaco e Giunta rei, secondo gli aventiniani, di una gestione della cosa pubblica in maniera autarchica da parte di qualcuno, ed oligarchica nel suo complesso.
Sotto i riflettori anche il segretario del circolo cittadino PD di Galatina, Antonio De Matteis, di cui vien chiesta la testa o in alternativa l’elezione di coordinatore politico dei diversi circoli cittadini. Vien accusato di non rappresentare il partito nella sua unitarietà ma solo di alcune fazioni. Il suo telefono in queste ore squilla invano e finisce col passarti la segreteria telefonica.