Rubriche/di Piero D’Errico
Penso che alla fine il “Presidente Meloni”, come il Conte Ugolino che mangiò i suoi figli, divorerà i suoi alleati.
Crescerà ancora il suo consenso, anche e non solo a spese degli alleati.
La cosa non piacerà, né passerà inosservata e mentre Forza Italia con il Cavaliere ormai vecchio e stanco dichiarerà un “liberi tutti” che darà inizio a un fuggi fuggi generale, Salvini cercherà di resistere sino alla fine ma poi, avendo la LEGA esaurito la sua spinta propulsiva fatta di demagogia e populismo, andrà a sbattere sul frangionde di un tratto di mare isolato e sperduto che lo accoglierà come un naufrago.
Tutto sarà evidente e tutto avrà inizio quando Salvini (leggi Fontana) sarà sconfitto in Lombardia e quando il partito della Meloni vincerà nel Lazio eleggendo un suo Presidente.
Prima che ciò succeda però confesso che, tra Salvini e Di Maio ho da sempre preferito il primo, anche se per poco, solo per un pelo.
Intanto il PD è fermo nella re-scrittura del capitolo sulla “superiorità morale” quella stessa superiorità che ha fatto morire CRAXI in esilio.
Quel capitolo da ri-scrivere cominciando dall’inizio e mettendo in conto l’ onorevole con gli stivali ( Soumahoro) e poi ancora Panzeri, Visentini …. e i “compagni del Qatar”.
E poco più in là, c’è Capitan Fracassa, detto anche Masaniello ma più conosciuto come l’avvocato del popolo, impegnato com’è in una tournée elettorale che attraverserà anche l’ Europa, per cercare di conservare il suo “bacino del consenso” meglio noto come “voto di scambio”.
Insomma è un momento in cui dove ti giri per intese&accordi, rischi di essere risucchiato e coinvolto in disastri che non ti appartengono.
Chi se la passa meglio è il duo “RENZI-CALENDA” soprannominato TERZO POLO.
E poi c’è CON ( ….IL PAESE ) fresco di statuto, con la sua forza incontaminata e trasparente che avrà quanto più spazio e quanto più ruolo per quanto riuscirà a pulire l ‘aria e l’ambiente in cui la politica si muove, anche quando trattasi di alleati.
Magari sono “appunti di spunti” slegati l’uno dall’altro, magari non hanno una logica armoniosa tra di loro, magari sono solo pensieri da condividere o da contestare o comunque considerare.
Ma poi c’è FRANCIA – ARGENTINA una finale che ben descrive la bellezza e la follia del calcio.
E poi c’è una bimba morta in mare a pochi passi dall’Europa.
E poi c’è che un ragazzo di 19 anni è morto dal freddo nella ricca ed evoluta città di Bolzano troppo presa dai preparativi.
E poi c’è un giovane in divisa e il rumore di spari a pochi passi da lui.
E non può non pensare a quando si divertiva a giocare su quel prato verde davanti alla sua casa, a combattere per gioco col suo bambino rotolandosi sull’erba.
Ora però e’ in mezzo ad una guerra vera e il suo bimbo è lontano, troppo lontano.
E poi c’è il Natale. Evviva !!!