Il Centro Polivalente di Viale Don Bosco sarà pure chiuso ma quanta energia elettrica consuma. Ma sopratutto chi è che la consuma?
E’ veramente una sorpresa, naturalmente in negativo, leggere che alla Direzione dei lavori Pubblici son giunte 6 fatture da parte di Eni S.p.a. relative all’impianto polifunzionale di Viale Don Bosco per un consumo di energia elettrica per ben 5. 895,46 euro.
Il periodo di ricevimento di dette fatture è racchiuso nell’arco temporale di 81 giorni ed ognuna di esse è corposa, principalmente tenuto conto che all’interno di detta struttura, almeno ufficialmente, non risulta svolgersi nessuna attività istituzionale.
Appartengono, come come data di ricezione e si suppone anche di consumo, tutte al 2016. La prima fattura è datata 15 luglio, importo 1.127,26 euro. La seconda del 5 agosto dell’ importo di 639,95. La terza è del 9 settembre dell’importo di 655,41. La quarta è del 7 ottobre con un importo di 776,58. La quinta è del 28 ottobre sempre 2016 con importo 1.202,50. La sesta è datata 4 novembre con importo di 807,05.
La determina è quanto di meno si possa desiderare in chiarezza e trasparenza. Manca di tutti quei requisiti minimi indicati nel disegno di legge recante le disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione.
La determina infatti oltre ad affermare che si devono pagare le fatture di cui in oggetto e che i soldi sono disponibili nel capitolo nel capitolo di bilancio “ENEL Pubblica Illuminazione” non ci dice niente altro. Pertanto le domande legittime, a cui legittimamente si dovrebbe dare una risposta, sono diverse.
Ecco alcune: data di ricezione delle fatture a parte, qual’è l’arco temporale di riferimento di detti consumi? A cosa son dovuti detti consumi visto che il Centro è inattivo? Perché utenze del 2016 si stanno pagando ad ottobre del 2017? Ma sopratutto chi ha utilizzato l’immobile e consumato energia elettrica per circa 6.000 euro in detto immobile?
Come cittadino queste domande, di fronte a tali evidenze, è naturale che me le sia poste, meno naturale è che in altri ambiente non se le siano poste. Se poi se le sono già poste ed abbiano già una risposta sarebbe il caso che rendano edotto anche il cittadino.