Approvato in fretta e furia un regolamento lacunoso tutto si è fermato. L’assessore Dettu’ spieghi alla città.
Nel consiglio comunale del 7 Settembre 2017, ormai più di due mesi fa, la maggioranza presentava e approvava, tra i vari ordini del giorno, l’adozione del regolamento per la gestione del Centro Comunale di Raccolta dei rifiuti urbani e assimilati.
Durante quel consiglio comunale il PSI, tramite il consigliere Peppino Spoti, faceva notare all’Assessore Dettù che il regolamento era stato proposto con troppa fretta, tanto da far emergere chiare lacune contenutistiche e formali, ma soprattutto veniva presentato direttamente in consiglio scavalcando il necessario approfondimento che sarebbe scaturito in commissione, dove anche il PSI e parte dell’opposizione avrebbero potuto dare il loro contributo.
Un contributo quanto mai necessario, anche e soprattutto perché l’ecocentro nasce nel 2010 proprio grazie al lavoro dell’Assessore socialista Carmine Spoti ed approvato dall’allora amministrazione Coluccia.
Considerando che oltre alle carenze formali in quell’occasione l’Assessore Dettù, incalzata dalle richieste di spiegazione dell’opposizione in merito al regolamento, dimostrava come tutta la maggioranza di non conoscerne neanche il contenuto, ci chiediamo oggi che senso ha avuto approvare con tanta fretta, urgenza e superficialità un regolamento alquanto lacunoso se ancora oggi, a distanza di quasi tre mesi, non è stato attivato.
All’Assessore chiediamo di spiegare alla città quali sono le ragioni politiche, tecniche o burocratiche che stanno fermando per l’ennesima volta (dopo essere stato inspiegabilmente bloccato per anni dall’ex Assessore Forte) la realizzazione di un’opera necessaria, già pronta e con il relativo regolamento approvato e chiuso in un cassetto.
Gli episodi di inciviltà a cui abbiamo assistito in queste settimane tra l’altro, in cui molti rifiuti solidi sono stati abbandonati proprio in prossimità del centro comunale di raccolta, indicano un’emergenza a livello ambientale a cui bisogna porre rimedio nell’immediato.
Pertanto, al di là delle dichiarazioni di facciata sulla tutela del territorio e dell’ambiente, invitiamo l’amministrazione a lavorare concretamente attivandosi non solo a rendere operativo l’ecocentro di Galatina, ma anche a reperire i finanziamenti necessari per la realizzazione di almeno altri due centri nelle frazioni di Noha e Collemeto, visto che un solo centro di raccolta non garantirebbe una corretta e sostenibile gestione dei rifiuti provenienti dall’intero territorio comunale.