Il Sedile

Il coordinatore di FI, Francesco Sabato, attacca il sindaco Montagna e l’Assessore all’ambiente

“E dopo tante bugie è arrivata l’ecotassa. Forse il sindaco deve seriamente pensare di rassegnare le dimissioni”

Cronaca/Galatina/ di Redazione

Con determina n. 5 del 13 gennaio 2015 del Servizio Ciclo Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia, sono stati identificati i Comuni pugliesi che pagheranno la tassa regionale e quelli che potranno esentare i cittadini da questo ennesimo balzello. Galatina è tra le città che non hanno rispettato i parametri regionali e quindi pagherà l’ecotassa con aliquota massima di 25,82 euro.

” Solo una ventina di giorni fa – afferma Francesco Sabato – dopo che io e gli amici dell’opposizione decidemmo di preparare un manifesto per raccontare ai cittadini galatinesi i fallimenti della Giunta durante tutto l’anno che si andava a chiudere, la maggioranza rispondeva con un proprio manifesto in cui chiedeva a tutti di svegliarci elencando le cose buone che erano state fatte. Tra queste, l’attuale Amministrazione Comunale ci raccontava di aver scongiurato il pagamento della tanto odiata ECOTASSA. Peccato che oggi scopriamo che le cose non stanno proprio così ”

“Forse – continua Sabato – chi si deve svegliare è proprio il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente che per mesi hanno rassicurato i cittadini che non avremmo pagato il tributo speciale e ora ci ritroviamo con un ulteriore aggravio per le famiglie ed un ulteriore salasso per le partite Iva” .

” Chi dobbiamo ringraziare? Non venite a dire – conclude Sabato – che la colpa è delle passate amministrazioni, non venite a dire che la colpa è della regione o della provincia, perché nel Salento ci sono comuni che hanno svolto egregiamente il loro compito e saranno premiati con una riduzione drastica della spesa della raccolta dei rifiuti. Noi chiediamo al Sindaco e all’Amministrazione tutta spiegazioni in merito. Ci duole ricordare che qualora non si è capaci di amministrare una splendida città come Galatina, forse il Sindaco potrebbe pensare seriamente di rassegnare le proprie dimissioni “

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