Spesso sembra proprio di no ed i fatti lo confermano.

Cronaca/ di pietro zurico

Galatina – Tempo fa in Consiglio Comunale si discuteva del riconoscimento del debito fuori bilancio di circa un milione di euro dovuto al mancato pagamento da parte dell’Amministrazione Comunale, nel corso di diversi anni, dei consumi di energia elettrica.

A chi contestava e biasimava il comportamento dell’Amministrazione (anche l’attuale ci aveva messo del suo in bollette non pagate) ricordo benissimo il sindaco Amante e la Dirigente Pasanisi rispondere che erano inspiegabili quegli attacchi visto che il Comune così facendo aveva risparmiato parte degli interessi legali e parte delle spese di contenzioso.

Scontata la risposta da parte di qualcuno della minoranza: “E se anche i cittadini, prendendo spunto dall’esempio dell’Amministrazione comunale, facessero la stessa cosa dovremmo dire bravi anche a loro?“.

Detto fatto pare proprio che alcuni cittadini abbiano preso spunto da quel fulgido esempio di lodevole gestione amministrativa- così come fatta passare da Dirigente e Sindaco per il risparmio conseguito – ed hanno adottato l’esempio… e sono stati premiati.

Testimonianza tangibile di quanto detto sono tre Determinazioni, la n. 352, la n.353 e la n. 354 tutte e tre datate 11 dicembre 2018, che pubblico nel fondo pagina a beneficio di qualche “Don Chisciotte con la Mancia” che, a loro differenza, trattiamo fatti non chiacchiere e bile da riversare sui non allineati per compiacere al mecenate di turno.

Con la determinazione n. 354 è stata accolta la richiesta del sig. T.O. che chiedeva la disapplicazione della sanzione e degli interessi dovuti a titolo di saldo degli  oneri concessori, per una Concessione Edilizia rilasciata e non onorata oltre a beneficiare della rateizzazione della somma.

Si trattava di 4.268 euro di oneri ed accessori, 3.396 di sanzione e 2764 per interessi maturati per un totale di 9.548. E’ stata accolta la richiesta e la rateizzazione per cui dagli originari 9.584 euro pagherà con ritardo di anni soltanto 4.268 (giusto la sorte capitale) per giunta rateizzata.

Anche con la Determinazione n. 353 da una sorte capitale di 1.702 euro a cui si erano aggiunti 680 di sanzione e 363 di interessi per un totale di 2.764 euro,  i sigg. M.C. e C.A.R. pagheranno soltanto 1.702 euro rateizzati.

Infine con la determinazione n.352, seppur per somme di minor entità, dagli originari 558 euro saranno pagati soltanto i 248 di sorte capitale.

A conti fatti da 12.870 euro che l’Amministrazione avrebbe dovuto incassare, grazie all’accoglimento delle richieste di condonare sanzioni e interessi, si ritroverà ad incassare (sempre se li incasserà), soltanto 6.218 e per giunta rateizzati.

Oltretutto i signori di cui in oggetto avevano anche impugnato l’ingiunzione di pagamento davanti al TAR però, consigliati sicuramente da qualche legale sveglio e furbetto, che aveva già capito che le cose per via giudiziale si mettevano al peggio, hanno fatto la stessa cosa che Amministrazione aveva fatto con i propri creditori.

Visti gli esempi ed i risultati descritti la domanda è d’obbligo: “Conviene maggiormente essere un pagatore scorretto oppure uno corretto?”.

E non mi si venga a dire o parlare di stato di bisogno. Trattandosi di licenze per costruzioni edilizie, non si tratterà sicuramente di gente a cui manca il pane in famiglia per i propri figli.

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