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Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato la informativa periodica “Attività Internazionale”, una analisi sulle misure economiche adottate in ambito europeo ed internazionale per contrastare la pandemia.
Nella riunione di venerdì scorso, l’Eurogruppo ha trovato un’intesa definitiva sull’utilizzo del Mes che sarà attivo a partire dal 1° giugno per l’erogazione di prestiti fino al 2 % del PIL per finanziarie le spese sanitarie della pandemia.
Dalle previsioni di primavera recentemente pubblicate dalla Commissione europea emerge un quadro di recessione senza precedenti che coinvolge tutta la zona euro, con ricadute socio-economiche serie anche livello globale. A preoccupare maggiormente è la disomogeneità tra i vari paesi UE, non soltanto nei termini dell’attuale crisi ma anche della successiva ripresa, una minaccia reale per il mercato unico e per l’area euro che può e deve essere mitigata da una azione europea comune e decisa.
Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha varato nuove misure a sostegno della liquidità, ha confermato il costo del denaro sugli attuali minimi e il piano di acquisti per 750 miliardi, annunciando una nuova serie di operazioni di rifinanziamento straordinarie per affrontare l’attuale crisi pandemica.
Tra le altre misure esaminate, il regime di aiuti, approvato dalla Commissione europea, pari a 30 milioni di euro concessi dallo Stato italiano per sostenere le PMI attive nei settori dell’agricoltura e della pesca colpiti dall’emergenza coronavirus. Un programma che mira a fornire alle imprese l’accesso agli strumenti finanziari necessari a coprire il loro fabbisogno immediato di capitale circolante, aiutandole così a proseguire le loro attività. Il sostegno sarà concesso sotto forma di prestiti a tasso zero da parte dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA).
Da segnalare infine il piano d’azione presentato dalla Commissione europea per promuovere un’azione coordinata in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, volta a garantire, tra gli altri, una maggiore armonizzazione e quindi efficacia delle norme europee in materia. Il Piano si fonda su sei pilastri, che combinati tra loro, garantiranno una maggiore armonizzazione delle norme dell’UE e quindi una loro maggiore efficacia. I punti riguardano: l’applicazione efficace delle norme dell’UE, un corpus normativo unico, la vigilanza a livello dell’UE, un meccanismo di coordinamento e di sostegno per le unità di informazione finanziaria degli Stati membri, l’attenuazione delle disposizioni di diritto penale e lo scambio di informazioni a livello unionale, il ruolo dell’UE a livello mondiale. Al fine di garantire discussioni inclusive sull’elaborazione di tali politiche, la Commissione ha avviato una consultazione pubblica sul piano d’azione con le autorità, i portatori di interessi e i cittadini che avranno tempo fino al 29 luglio per pronunciarsi al riguardo.