Cronaca/di Flc Cgil Lecce.
L’Assemblea generale provinciale del sindacato – che tutela i lavoratori della conoscenza: scuola, università, ricerca, Afam, formazione professionale – ha votato all’unanimità la proposta formulata dalla segretaria generale nazionale, Gianna Fracassi, alla presenza del segretario generale regionale di categoria, Ezio Falco, e del segretario generale della Cgil Lecce, Tommaso Moscara.
Franza succede a Rosa Savoia, che ha rassegnato le dimissioni dopo aver raggiunto la pensione. Lavorerà in sinergia con i componenti della segreteria provinciale, Giovanna Occhilupo e Antonio Ligori.
Classe ’66, la sindacalista è originaria di Racale. Insegnante di Scienze Giuridiche ed economiche presso l’Istituto d’istruzione superiore De Viti De Marco di Casarano. Iscritta alla Cgil dal 2010, quando ancora era una docente precaria. Per tre anni nel Centro studi e ricerche “Fondazione Di Vittorio”, entra nella Segreteria provinciale nel 2015.
Nel corso degli ultimi anni, sotto la guida di Rosa Savoia, la Flc Cgil Lecce ha incrementato il numero degli iscritti e, rispetto alle precedenti tornate elettorali, ha ottenuto importanti risultati alle ultime elezioni per le Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) in tutti i comparti.
“Campagne per i diritti, per il lavoro, per la sicurezza dei lavoratori, mantenendo sempre correttezza, professionalità e lealtà: continueremo a lavorare sui nostri punti di forza”, ha spiegato Franza. “Ora il nostro bellissimo gruppo va trasformato in una squadra in grado di operare e lavorare in maniera sinergica. La nostra presenza nei luoghi di lavoro, la preparazione sindacale e la professionalità dovranno essere punto di riferimento per iscritti e non iscritti. Ci attendono impegni fondamentali, in particolare le elezioni Rsu e la campagna referendaria per un lavoro più giusto, tutelato, sicuro e stabile, ma anche per abrogare la legge sull’autonomia differenziata. Inoltre continueremo a puntare sulla formazione sindacale e sulla competenza del nostro ufficio legale, che in questi anni ha ottenuto importanti risultati: dall’attribuzione anche ai precari della card docenti al riconoscimento per intero ai fini economici degli anni preruolo. E cercheremo di creare una rete interconnessa, senza escludere il coinvolgimento delle Camere del lavoro comunali, delle Zone Inca e dei compagni dello Spi (il sindacato dei pensionati, ndr)”.