Patron Durante invoca buon senso, da parte di tutte le parti in questione, nella tutela dei propri interessi.
Sport/Basket/Comunicato Stampa Frata “Andrea Pasca”.
Prima l’intervista di Pietro Basciano su Tuttosport, in cui il presidente LNP aveva dichiarato che “se la stagione si fermasse, verrebbero a decadere i contratti”, per poi aggiungere che avrebbe chiesto al presidente FIP Gianni Petrucci “di dichiarare interrotto al 30 marzo il campionato di Serie B”. Quindi la replica dell’Associazione Giocatori (GIBA): “Non esiste in alcun modo il tema della decadenza dei contratti, anche in caso di eventuale conclusione immediata della stagione”.
Il commento del patron della Pallacanestro “Andrea Pasca” Nardò, Carlo Durante: “In un momento così delicato per l’intero Paese, non si può rimanere indifferenti dinanzi alla pretesa avanzata dalla GIBA, ovvero che vengano rispettati i contratti in essere. Ci sono atleti che percepiscono lauti stipendi, ben più alti della media nazionale di un lavoratore. Se la posizione dovesse rimanere questa, propongo a tutte le società di fare a meno nella stagione seguente dei giocatori associati alla GIBA, liberi quindi di trovarsi un lavoro vero, lasciando così spazio ai ragazzi delle giovanili“.
Sulla chiusura anzitempo della stagione 2019/20: “Noi siamo stati tra le 46 società – su un totale di 63 nei quattro gironi di Serie B – firmatarie di un documento nel quale chiedevamo al presidente della LNP la sospensione definitiva del campionato, oltre a delle misure a sostegno del movimento. Ormai non ci sono più alternative. È giusto chiudere la stagione e farlo nel modo più indolore possibile. Tutto questo nella consapevolezza che la diffusione del fenomeno epidemiologico in atto non è coerente sia temporalmente che logisticamente con la ripresa anche tardiva del campionato, nonché col principio primario di garantire la tutela della salute e – conclude Durante – la sicurezza dei comportamenti delle squadre operanti all’interno di strutture sportive”.