Il Comune paga e chiama Pantalone alla cassa. Sono ancora oltre 3.500 euro di bollette non pagate dai soliti furbetti. 

Cronaca/ di p.z.

Galatina – Ora speriamo di non risentire più in Consiglio Comunale la solita solfa dell’eredità. Ora Amante ed il suo staff comincino ad assumersi le proprie responsabilità in tutto ciò che, direttamente o per omesso controllo, hanno messo mano e procurato danno. 

Sono ben oltre 3.500 euro il totale complessivo di bollette per consumi energetici non pagate dal secondo semestre 2017 al primo trimestre 2018 e tutte rinvenienti da consumi effettuati negli impianti sportivi comunali.

A quasi un anno di distanza dalla ricezione delle fatture, con due determinazioni, la n.802 dell’11 giugno 2018 e la n. 803 sempre dell’11 giugno 2018, a firma entrambe del Dirigente ad interim della Direzione Qualità ed Ambiente Nicola Miglietta, viene disposta la liquidazione di una sfilza di bollette Enel che abbraccia un lasso di tempo che intercorre dal secondo semestre 2017 al primo trimestre 2018.

Nessuna parola, dico neanche una, se il medesimo dirigente, unitamente al suo funzionario responsabile del settore, abbiano sollevato le terga dallo scanno di lavoro per verificare o far verificare se chi gestiva o gestisce questi impianti, a quale titolo gestiva e se avente titolo a controllare se i rispettivi contatori delle utenze sono a loro intestati come da contratto di assegnazione.

Nessuna parola neanche se alcun tipo di azione, nel passato come nel presente, sia stata seriamente posta in essere per recuperare il credito che i soliti furbetti, gira e rigira quasi sempre gli stessi, o direttamente o nascosti dietro sedicenti associazioni di imprese, continuano a produrre.

Ma queste minoranze, sopratutto quelle dal facile voto favorevole o di astensione, quando si decideranno a svolgere il proprio ruolo istituzionale o a dimettersi per inutilità istituzionale? Quando si decideranno a documentarsi sul perché mai si continui , dopo aver già messo in bilancio ben 900.000 euro di debito energetico non pagato e transatto, a produrre debito di tale natura? E sopratutto chi lo ha prodotto e chi sta continuando a produrlo?  Facile scrivere genericamente “impianti sportivi comunale di Galatina e Frazioni” si deve capire anche quali siano e perché.

Bisogna altresì ricordare che nei 900.000 euro transatti son compresi anche circa 56.000 euro di debito energetico sempre di produzione secondo semestre 2017 e sempre proveniente dalle solite fonti.

Sarebbe quindi ora di farla finita con l’eredità ricevuta, che sicuramente c’è stata ed anche di notevole portata, bisogna cominciare ad assumersi le proprie responsabilità e farlo, questa volta si, senza partigianerie, con la legalità e con trasparenza, la tanto sbandierata, ma assai poco onorata, trasparenza a cominciare da quel primo atto, da quell’ ordinanza sindacale che conferiva una qualifica poi ritirata e che ci costò un ricorso al TAR che secondo usanza e costume perdemmo. Qualcuno non ebbe neanche il coraggio delle proprie azioni (in vernacolo galatinese lo si scriverebbe diversamente) e secretò il testo dell’ordinanza sull’albo online del Comune.