“Mostri con i fatti e non con vuote parole, la sua volontà di tutelare gli interessi del territorio e la domanda di salute dei cittadini”.
Galatina – Il sindaco Marcello Amante ha imparato presto il linguaggio del politichese, ma io non seggo in Consiglio comunale per ascoltare giri di parole. Nella risposta a una mia interogazione urgente sull’Ospedale ha affermato di essere in contatto costante con Asl e Regione, si preoccupi – allora – della situazione in cui versa il pronto soccorso del “Santa Caterina Novella” con un alto numero di codici gialli e rossi che vengono portati, anche contemporaneamente con rischio per la sicurezza dei pazienti. Mostri con i fatti e non con vuote parole, la sua volontà di tutelare gli interessi del territorio e la domanda di salute dei cittadini.
Queste considerazioni sono legate risposta, ricevuta lo scorso 19 ottobre, alla mia interrogazione urgente sull’incontro avvenuto nell’Ospedale “Santa Caterina Novella” tra il dottor Giancarlo Ruscitti, direttore del Dipartimento promozione della salute, del benessere sociale e dello sport per tutti, e il sindaco di Galatina, Marcello Amante, alla presenza del direttore medico dell’ospedale, Giuseppe De Maria, di Vito Albano Tundo, consigliere di maggioranza, nonché presidente della commissione elettorale del Comune di Galatina. Richiesta che aveva come obiettivo quello di conoscere le eventuali richieste mosse dall’amministrazione alla Regione e quali azioni intendesse intraprendere a difesa dell’Ospedale e del mantenimento del punto nascita. La risposta è arrivata, ma ne so meno di prima e stessa sorte toccherà ai consiglieri comunali quando sarà data lettura in aula di questa “informativa”.
Da dichiarazioni del direttore Ruscitti, rilasciate alla stampa, abbiamo appreso che è al vaglio della Regione l’ipotesi di mantenere un punto nascita tra Galatina e Copertino. Un punto, questo, su cui ho chiesto informazioni precise, ma il sindaco ha “dimenticato” di rispondere al riguardo limitandosi ad affermare che è in contatto costante con la Regione, con la direzione medica dell’Ospedale, con il direttore del distretto socio-sanitario e con i vertici della Asl di Lecce, per verificare il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza. Bontà sua.
Prendiamo atto di questo impegno, laddove effettivamente venga fatto, ma in questa come per altre questioni – mi duole ribadirlo – il sindaco perde di vista le priorità e gioca una partita sbagliata. Premesso che il potere di un sindaco, in materia sanitaria, non consente di interferire nella programmazione e nell’organizzazione dei servizi sanitari che spettano alla Regione, va però riconosciuta la disponibilità al dialogo e all’ascolto dei bisogni delle comunità che il governo regionale ha manifestato attraverso l’azione del dottor Ruscitti. Disponibilità che il sindaco non raccoglie visto che non esplicita azioni né concrete, né richieste. Forse pensa di impressionare me, i consiglieri comunali e i cittadini di Galatina citando in modo altisonante il Programma Nazionale Esiti e Agenas che certificano le perfomance del sistema sanitario. Da questi esiti, a suo dire, la Regione potrebbe decidere di rivedere il Piano di riordino, il Regolamento ospedaliero, il Programma operativo. Ci sta dicendo, quindi, che a suo parere quando sono stati stilati questi atti non è stato tenuto conto delle perfomance dell’Ospedale di Galatina.
Ebbene, se così è mi domando se si è confrontato con i legali per valutare eventuali azioni da intraprendere, mi domando se ha scritto al Ministero della Salute per segnalare tutto ciò. Ma non ha fatto e non può fare nulla in tal senso perché la sua risposta è superficiale e di scarsa consistenza. Tutti gli ospedali, compreso quello di Galatina, hanno delle professionalità eccellenti, ma non basta. La riorganizzazione è importante proprio per fare esprimere al meglio i professionisti e dare le migliori risposte alla domanda di salute che arriva dal territorio. Le perfomance sono eccellenti a macchia di leopardo e quindi non saranno questi elementi a produrre effetti sul Piano di riordino, semmai si dovrebbe lavorare per rafforzare l’Ospedale nel rispetto del Dm 70. Una cosa più che possibile tanto che a suo tempo diedi mandato a tecnici di valore per un modello organizzativo che dava forza al “Santa Caterina Novella” rispondendo, al tempo stesso, alla forte domanda di posti letto per le cronicità e il post acuzie.
Mi risulta che il pronto soccorso di Galatina registra un alto numero di accessi di codici gialli e rossi. Qualche giorno fa c’è stata una contemporaneità di quattro pazienti in condizioni critiche che sono stati trattati sulle barelle del 118 perché in pronto soccorso non c’era spazio. Questi sono i problemi sui quali bisogna concretamente discutere con la Regione, in modo propositivo e non con le modalità tipiche di Ponzio Pilato che hanno caratterizzato la passata amministrazione e di cui l’attuale segue la scia.
Il sindaco deve essere più serio quando affronta questioni così delicate e importanti per Galatina e non credere che basti utilizzare paroloni e citare istituzioni di importante rilievo per la sanità al solo scopo di nascondere la sua passività.