“Tentare in tutti i modi di far riaprire i termini di presentazione delle domande. Sia fatto un censimento a 360° delle abitazioni libere e di quelle abusivamente occupate”.
Cronaca/ di Giampiero De Pascalis capogruppo lista De Pascalis
Galatina – Nonostante il comune di Galatina sia in stato di predissesto finanziario, nonostante l’aumento indistinto del costo di utilizzo di tutti i servizi a richiesta individuale, nonostante abbiamo da anni una tassazione tributaria ai massimi livelli di legge, nonostante stiamo cercando di vendere i gioielli di famiglia per pagare i debiti contratti da allegre combriccole di politici e burocrati, ebbene nonostante tutto siamo una città di ricchi.
La povertà sembra essere soltanto uno slogan privo di contenuti solo per chi vuole ad ogni costo denigrare una classe politica illuminata e saggia, competente e oculata. Chi non credesse in ciò lo invitiamo a guardare i dati della graduatoria provvisoria per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare.
Sono solo 56 le famiglie di Galatina che vivono in stato di povertà e che chiedono il sostegno delle Istituzioni per reperire un tetto da mettere sopra la testa dei propri figli a prezzi adeguati alle loro possibilità economiche.
Sarebbe bello se tutto ciò fosse effettivamente vero. Purtroppo non è questa la realtà. Nella mia veste di amministratore, seppur di minoranza, sono quotidianamente investito da richieste di aiuto in tal senso. Sono famiglie bisognose che mi chiedono un interessamento personale, sono famiglie che mi chiedono cosa e come fare per partecipare ai bandi di gara, sono famiglie che chiedono di essere informate sui nuovi bandi, se e quando ci saranno, sono famiglie che raccontano vicende e situazioni familiari che ti creano un blocco alla bocca dello stomaco.
Leggo delusione ed abbattimento nei loro occhi quando cerco di spiegare che l’ultimo bando è stato fatto nel 2016, che soltanto 56 famiglie vi hanno partecipato e che esiste già una graduatoria provvisoria stilata dalla Direzione dell’ Urbanistica ed inviata all’ARCA affinchè provveda alla compilazione della graduatoria definitiva che a tutt’oggi non è stata ancora fatta.
“Non abbiamo saputo niente, non ci hanno detto niente” è la risposta quasi unanime.
Non è vero che nella nostra città non esista povertà. I dati prodotti dalla graduatoria provvisoria sono falsi. Sono falsi non nella procedura, nella documentazione o nella graduazione di merito bensì nell’essere un indice veritiero, un termometro affidabile della quantità di famiglie che vivono in stato di bisogno e indigenza.
La colpa, se di dolo non si vuol parlare, sta nella scarsa pubblicità data ai bandi gara. Ci risulta che la gente che va a chiedere informazione agli Uffici della Direzione dei Servizi Sociali, riceva come risposta quella di tenere sotto controllo il sito online del Comune dove vengono pubblicati i bandi di gara.
I dati ufficiali relativi alla Regione Puglia attestano che l’8,5% della popolazione è analfabeta mentre il 53% della stessa non sa neanche accendere (figuriamoci usare) un PC. Qualcuno può spiegarci come si possa mai pensare che il solo controllo dell’albo comunale online possa essere da solo un valido strumento di diffusione della conoscenza?
Probabilmente la scarsa pubblicizzazione ha obiettivi e fini diversi come dimostrerebbe, appunto, l’esiguo numero di richieste rispetto alle reali necessità della popolazione.
E’ proprio in nome di quest’ultime, unitamente al fatto che l’Arca non ha ancora provveduto alla formulazione della graduatoria definitiva che invito il Sindaco, a porre in essere tutte le iniziative che riterrà utili ed efficaci presso l’Arca affinché vengano riaperti i termini per la presentazione delle domande al fine di ridefinire ed integrare una graduatoria che possa essere più corrispondente alle reali necessità e bisogni della popolazione.
A tal fine invito, inoltre, il Sindaco, ad attivare gli uffici competenti perché procedano ad un censimento a tappeto sulla reale consistenza numerica, oltre che di reale disponibilità, di alloggi popolari presenti sul territorio compresa la rimozione, che ci risulta essere consistente, di eventuali situazioni di abusività nel possesso degli stessi.