Cronaca/di p.z.
Apprendiamo dalla Determina n. 58 del 1° febbraio 2022 della Direzione Servizio politiche Sociali e Servizi alla Persona che la HERA COMM S.p.A., Società fornitrice di gas naturale agli Uffici comunali, ha trasmesso il 27 gennaio 2022 la fattura n.412200978653 dell’importo di € 813,56
relativa a consumo di gas presso l’immobile di proprietà comunale adibito a Centro sociale (Casa del Pellegrino) per adulti in difficoltà.
Una cifra considerevole se si tiene conto che il consumo è relativo al breve lasso di tempo che va dal 29 novembre al 31 dicembre 2021. Hai voglia ad aderire alla manifestazione dell’ANCI e spegnere un monumento per protesta contro gli aumenti se poi i controlli contro gli eccessi e lo spreco sono questi.
A questo bisogna aggiungere che attualmente gli adulti in difficoltà ospitati nella struttura sono soltanto tre. Delle dieci stanze di cui è dotato l’immobile soltanto tre avrebbero quindi potenzialmente abusato di detto consumo energetico. Sinceramente, se non ci fossero altre cause alla base, sarebbe veramente tantissimo il consumo per sole tre stanzette e per soli tre utenti. Persone in difficoltà, purtroppo, ci stanno tantissime altre e nelle proprie case si possono al massimo permettere di tenere accesa per poche ore al giorno una stufetta. Far da un eccesso all’altro quando si grava sulle spalle della comunità è veramente vergognoso.
Dovremmo poi aggiungere che gli aumenti di cui in questi giorni i media parlano tantissimo, per via della batosta che cadrà tra capo e collo sui cittadini, nello specifico non c’entra, visto che si sta parlando di consumi effettuati nel mese di dicembre. Semmai bisognerà preoccuparsi ancor più quando arriveranno quelle con gli aumenti.
E’ veramente assurdo che in quella struttura con sole tre persone ospitate ci siano consumi così esorbitanti come è del resto assurdo che nessuno, dalle parti dei Servizi Sociali, si prenda la briga di andare a controllare per capire la natura e la causa di tali sprechi e tentare di contenerli. Ma non c’è da meravigliarsi dei nostri controllori della cosa pubblica, caso mai di indignarsi.