Cronaca/Comunicato Stampa di Associazione Galatina al Centro
Galatina – La deliberazione della giunta regionale n. 1868, (bollettino n.139 del 27 dicembre 2022), ha approvato il “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”.
Tali modelli di assistenza sul territorio, ai sensi del DM 77/2022, s’incardinano su quattro principi, parte di un più ampio sistema di welfare che consentiranno al Paese di conseguire standard qualitativi di cura adeguati attraverso:
- la promozione della salute della popolazione
- il modello assistenziale di gestione delle malattie croniche
- la stratificazione della popolazione per profili di rischio,
- l’identificazione degli standard essenziali delle risposte cliniche diagnostiche, riabilitative e di prevenzione
Ebbene, Galatina è stata individuata sede di Centrale Operativa Territoriale (COT) per il Distretto che annovera i comuni di Aradeo – Cutrofiano – Galatina – Neviano – Sogliano Cavour – Soleto per un totale di circa sessantamila persone.
Il centro COT svolgerà una funzione di coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi collocamenti assistenziali dell’utenza.
Squarciamo il campo, alquanto nebuloso per i non addetti ai lavori, chiedendo lumi al professore Michele De Benedetto, Primario Emerito del Vito Fazzi di Lecce e Presidente dell’Associazione Galatina al Centro.
L’esordio non è per nulla rassicurante: <<…premesso che la regione Puglia ha già deliberato una differenziazione operativa tra gli Ospedali di Copertino e Galatina, assegnando al primo la funzionalità di Polo Chirurgico e al secondo quella di Polo Medico, precisa De Benedetto, il modello organizzativo già definito è bello a leggersi ma difficile da realizzarsi. Se poi si aggiunge che nella programmazione regionale i finanziamenti strutturali per i prossimi anni previsti per l’ASL/LE sono destinati solo per gli Ospedali di Lecce, Tricase ed il costruendo nosocomio di Maglie/Melpignano, allora l’orizzonte del nostro Ospedale è destinato a non vedere arcobaleni>>.
E’ un fiume in piena l’illustre professionista che unitamente ai dottori Augusto Calabrese e Carmine Attanasi costituiscono un dinamico gruppo di lavoro sulla Sanità all’interno dell’Associazione socio-culturale Galatina al Centro.
E non solo: l’attività sinergica con la Commissione speciale per la sanità presieduta dal dottor Antonio Antonaci, volta a ricevere suggerimenti per il rilancio del Santa Caterina Novella, sta producendo una condivisione di proposte strategicamente e necessariamente complementari al modello regionale.
<<Sarebbe un errore, dichiara Michele De Benedetto, se il progetto regionale del Polo Medico prevedesse una riorganizzazione ospedaliera basata solo sulla riattivazione dei posti letto già esistenti suddivisi per le varie specialità, sia pure con il supporto della tecnologia e dei servizi necessari per un loro adeguato funzionamento.
Acclarato che il Polo Ospedaliero sarà la sede in cui verranno curati pazienti con patologie acute o croniche che rappresentano il 60% del carico di richieste, sarebbe opportuno che la quasi totalità delle prestazioni, sia sotto gli aspetti diagnostici che terapeutici, venisse effettuata in regime di day hospital contrariamente al vecchio modello che prevedeva lunghe degenze per l’esecuzione di vari esami diagnostici e per le terapie. Da qui la necessità di poter disporre di tutta la tecnologia necessaria (Risonanza Magnetica Nucleare, TAC, Ecografi vari, Strumentazione cardiologica, ecc.) che assicuri un’attività giornaliera (8.00-16.00) senza la frammentazione tipica dell’attività ambulatoriale multi specialistica (ed il modello di prenotazione per singola prestazione) ed utilizzando la fascia oraria 16.00-20.00 per l’attività privata in regime di intramoenia.
Si otterrebbe così una riduzione dei costi in rapporto alla limitazione dei posti letto che dovranno essere previsti (in numero limitato) non solo per patologie particolari o che richiedono trattamenti terapeutici h24, ma anche per letti di terapia sub-intensiva ed intensiva per i casi gravi che lo richiedono. E tutto ciò senza incidere pesantemente nella rideterminazione di un organico di personale medico e paramedico già operante che potrebbe necessitare solo di qualche integrazione. Va da sé che i vantaggi derivanti da tale organizzazione sono considerevoli sia in termini di costi che di riduzione dei tempi di attesa per giungere alla diagnosi e al trattamento.
Un importante pilastro per il S. Caterina Novella è poi il mantenimento dell’Unità di Malattie infettive e del punto nascita , oggi al limite della conservazione del servizio con circa 650 neonati all’anno, dotandolo di una terapia intensiva neonatale indispensabile per assicurare i livelli standard attuali di sicurezza per chi viene alla luce e di tranquillità per i genitori.
A questo si aggiunga che l’Ospedale di Galatina, disponendo delle caratteristiche strutturali necessarie e per la posizione geografica rappresenta la sede ideale per creare un Centro di Riabilitazione completo ed adeguato a soddisfare i bisogni di tutta l’ASL/Le.
Ricordando che questo modello di gestione della sanità territoriale è già ampiamente sviluppato in altre regioni del centro-nord, con proficui risultati per l’utenza, proporlo, se ritenuto meritevole di attenzione, ai livelli decisionali regionali della Sanità sarà compito della nostra Amministrazione Comunale.
<<Noi come società civile, conclude il professore De Benedetto, saremo costantemente propositivi ed attenti ai destini del S.Caterina Novella, fornendo competenze, agglomerando adesioni e condivisioni dal quel tessuto associazionistico che vorrà spartire con Galatina al Centro la rinascita dell’Ospedale per il bene comune dell’intero Distretto territoriale.