Eventi/di Mario Graziuso direttivo Università Popolare “A. Vallone”

Oggi venerdì 26 novembre alle ore 18:00 nella Sala Convegni dell’ex Monastero di Santa Chiara in piazza Galluccio terzo appuntamento con la rassegna Cineforum, organizzata dall’Università Popolare e curata dalla consigliera Roberta Lisi, con la visione del film Instant Family  di Sean Anders con protagonisti Mark Wahlberg e Rose Byrne, una commedia di  119 minuti, uscito nel 2018, ma distribuito nelle sale in Italia  nel 2019.

Stanchi, infatti, di essere derisi dai parenti che pensano che non possano avere figli, i coniugi Pete ed Ellie Wagner adottano la giovane Lizzy ed i suoi fratelli più piccoli, Juan e Lita, per dimostrare a tutti che possono essere buoni genitori. Anche se tutto inizialmente sembra piacevole, ben presto le cose iniziano a complicarsi.

La pellicola è basata sull’esperienza personale di padre adottivo vissuta dallo stesso regista e racconta, in modo ironico, le complesse vicende di una coppia che intende adottare un bambino ritrovandosi poi a dover gestire un’adolescente e i suoi due fratelli minori.

Nel 2011 il cineasta americano e sua moglie Beth, quando avevano circa 40 anni, hanno iniziato a considerare l’ipotesi di avere dei figli: tutto è nato da una semplice e banale battuta fatta a sua moglie. “Perché non adottiamo semplicemente un bambino di 5 anni e sarà come se avessimo iniziato cinque anni fa?”. Quest’affermazione è stata inserita poi anche in Instant Family: viene infatti pronunciata nelle scene iniziali della pellicola da Pete.

Anders e sua moglie hanno così deciso di avviare il processo di affidamento quando nel 2012 la coppia ha finalmente adottato tre fratelli: uno di 18 mesi, uno di tre anni e uno di sei.

Il regista ha ammesso che non è stato semplice all’inizio, in quanto adottare tre bambini insieme ha letteralmente stravolto la loro vita. Alcuni dei simpatici sketch presenti nel film sono accaduti realmente, come ad esempio la scena in cui Pete colpisce per errore con una palla da basket il bambino che vorrebbero adottare. 

Sean Anders, nel suo Instant Family, ha provato a offrire al pubblico una rappresentazione abbastanza realistica – ma raccontata in chiave satirica – di come funziona il sistema di affidamento e adozione e cosa comporta davvero diventare un genitore adottivo.

Il tema trattato è di particolare interesse avendo una rilevanza sociale molto significativa e abbracciando risvolti complessi (la genitorialità, la tutela dei minori, la rete dei servizi sociali, la giustizia minorile, …) che chi ha affrontato un percorso così denso di grandi soddisfazioni, ma anche irto di amare difficoltà può comprendere e testimoniare, attraverso la propria esperienza, unica nel suo realizzarsi.

A tale proposito, prima della visione del film, avremo il piacere di ascoltare la testimonianza della signora Alessandra Gaballo che racconterà la sua storia di adozione.

L’ingresso alla sala è libero e si accederà con green pass, nel rispetto della normativa anti covid vigente. Si raccomanda la massima puntualità.