Eventi/di Mario Graziuso Università popolare Aldo Vallone
Nell’ambito delle iniziative promosse dall’Università Popolare “Aldo Vallone”, il Laboratorio Teatrale “Il Teatro ci prende e ci sorprende” ha ottenuto un apprezzato successo, nonostante i limiti imposti dall’emergenza pandemica, nella frequentazione delle lezioni: ha pertanto il piacere di presentare una “Prova aperta” dal titolo “Dante tra le nuvole”, venerdì 1° ottobre 2021 alle ore 18:30, nella consueta cornice dell’ex Monastero delle Clarisse in piazza Galluccio a Galatina.
Grazie alla sempre preziosa regia del Maestro Michele Bovino, si cimenteranno nell’ “omaggio al Sommo Poeta … con un po’ d’ironia” le corsiste Franca Mangano, Rosa Anna Valletta, Annarita Giugno, Giusy Frisenna, Ivana Antonica, Maria Antonietta Romano, Lucia De Pascalis, Matilde Diso, Adele Nassisi, Annarita Tartarini, Roberta Lisi e Vanda Torsello e i corsisti Luigi Stomaci e Pino De Martino.
Lasciamo alle parole del maestro Michele Bovino la presentazione dell’evento: “Questo è l’anno in cui in tutta Italia si susseguono le maratone dantesche, gli spettacoli, i convegni in occasione dei sette secoli dalla morte del Sommo Poeta. Da studente un mio professore mi fece innamorare di Dante e leggendo, rileggendo e recitando la Divina Commedia in tante occasioni, non ho potuto fare a meno di notare quella vena d’ironia che coinvolge, a volte, lo stesso Dante. Ho anche immaginato di accostare certi personaggi della Commedia ai tanti personaggi dell’attualità, dello spettacolo e soprattutto della politica. Ci sono episodi esplicitamente comici (ad esempio i canti dei barattieri nell’Inferno), momenti in cui Dante rivede se stesso confrontandosi con il suo gusto del paradosso.
E allora nel preparare una pièce per il Laboratorio Teatrale dell’Università Popolare, ho proposto un omaggio a Dante diverso da altri, mettendo insieme ironia e dramma, immaginando un Dante un po’ svampito e smemorato, a causa del dolore per la morte di Beatrice. Dante torna a casa dopo aver partecipato ai funerali e distrutto dal dolore si corica, si addormenta mentre la sua mente vaga alla ricerca del ricordo di Beatrice. Lo spettacolo, che è una prova aperta, mette insieme ironia e momenti di recitazione pura dei versi danteschi. Sono sicuro che Dante ci perdonerà se in un poema, che si vuole pur sempre sacro, ci mettiamo del teatro, del gioco, della canzonatura, della finzione.”
Le note di regia accrescono la nostra curiosità e il desiderio di assistere allo spettacolo, sicuri, anche per esperienze pregresse, che il regista e i protagonisti ci regaleranno tante emozioni e gioie profonde.
L’accesso alla sede del convegno sarà consentita, fino ad esaurimento dei posti disponibili, esibendo il green pass, secondo la normativa vigente.