Il Sedile

Galatina/Altre amnesie dei nostri governanti? Dal 2013 al 2022 è di circa 82.000 euro il debito non pagato all’ASI.

Cronaca/di pietro zurico

Sono circa 82.000 gli euro (fatta eccezione per la quota relativa al 2022) da pagare all’ASI per debiti pregressi maturati dal 2012 al 2022. Per la precisione son0 81.835,91, così accontentiamo anche gli amanti della pignoleria.

Lo ha comunicato lo stesso Consorzio ASI, di cui il nostro Comune fa parte con il possesso di n. 04 quote, con nota pervenuta al nostro protocollo n.8960 del 20 febbraio 2023.

Con Deliberazione dell’Assemblea Generale del 07 dicembre 2015 il Consorzio aveva provveduto alla ripartizione degli oneri di manutenzione e delle spese per pubblica illuminazione stabilendo a carico del
Comune di Galatina una quota pari al 14,24% dell’importo sostenuto.

Con la predetta nota il Consorzio ASI ha trasmesso il prospetto di “Ripartizione Oneri di manutenzione e spese per pubblica illuminazione” relative all’anno 2022, pari complessivamente ad € 62.661,84 e quindi pari ad € 9.549,66 di competenza del Comune di Galatina.

Sempre con la medesima nota il Consorzio ASI ha comunicato la situazione debitoria del Comune di Galatina relativamente agli oneri di manutenzione non ancora pagati a partire dal 2012 comprensivi dell’annualità 2022, per complessivi € 81.835,91 secondo il seguente prospetto riepilogativo.

Un chiarimento dovrebbe, però, essere fatto e spero che qualcuno abbia desiderio e curiosità di verificarlo nelle sedi competenti perché sarebbe importante poter capire se trattasi di semplice ripartizione di spese sostenute dal Consorzio per sola ed esclusiva sorte capitale oppure trattasi di recupero di somme in cui è compresa oltre la sorte capitale anche gli interessi ed altre eventuali spese extra.

La Determina, la n. 178 del 20/03/2023, è avara di informazioni in tal senso, e sinceramente che l’ASI abbia sostenuto ed anticipato denaro dal 2012 ai nostri giorni ed ora chieda soltanto il suo recupero rinunciando quantomeno ad una rivalutazione o adeguamento del suo credito ai valori attuali di mercato sembra strano e poco convincente. sarebbe oltretutto irriguardoso nei confronti dei Comuni più virtuosi.

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