Cronaca/di p.z.
Da alcuni giorni i bagni pubblici di piazza Alighieri sono tornati ad essere funzionali. Funzionali si, ma funzionanti un po’ meno.
Non intendo riprendere discorsi già affrontati in sede politica circa la legalità e/o legittimità di quanto, meglio dire di come, l’Amministrazione comunale abbia realizzato questa iniziativa. Suppongo sarà oggetto di ampia discussione nelle sedi opportune.
Di certo non si può istituire un nuovo balzello così: sic et simpliciter. E’ una cosa talmente elementare che si fa fatica a capacitarsi che ancora (ed ancora una volta) si possa cadere in questi errori così banali.
Porre rimedio? Sarebbe veramente il minimo, anche perché le incongruenze non sono soltanto di natura tecnico – istituzionale.
Date uno sguardo alla foto della gettoniera o tornello che dir si voglia. Vi è riportato il prezzo d’ingresso: € 0,50. A seguire viene riportato che la gettoniera non da resto.
Ora, dico io, di grazia, ma vi immaginate le persone che non hanno monetine di € 0,50 addosso? Non possono introdurre monete cartacee perché l’aggeggio non da resto, non possono introdurre, per lo stesso motivo, monete metalliche di valore superiore, non possono utilizzare il bancomat perché la funzione non esiste (e poi ti parlano di Smart city). Cosa dovrebbero fare?
Credo abbiano a disposizione tre soluzioni: 1° cercare qualcuno che possa cambiare le sue monete (cosa non sempre facile), 2° ricorrere all’albero più vicino, 3° farsela addosso. Nessuno osi dire di non avere soluzioni alternative.
.