Antonio Galati lo sa che l’organizzazione sanitaria è una materia di competenza regionale e che lui ha tutti gli strumenti – proposte, non inutili interrogazioni – per intervenire?
Comunicato stampa di Sergio Blasi
A margine della inutile polemica sollevata dal partito del Presidente Vendola a Galatina in merito a presunte responsabilità del sindaco Montagna sulla riorganizzazione dei reparti dell’ospedale Santa Maria Novella, interviene il consigliere regionale del Pd, Sergio Blasi.
“Leggendo della polemica sollevata da Sel di Galatina, corroborata dall’intervento della massima espressione istituzionale galatinese del partito del Presidente della Regione, mi sono chiesto innanzitutto a cosa e a chi serva sprecare inchiostro, far girare carta nelle rotative, impegnare persone e intelligenze per produrre aria fritta. A tutelare la salute dei cittadini galatinesi? A migliorare le condizioni dell’ospedale Santa Maria Novella? Purtroppo no.
A me sembra, valutando gli argomenti e gli elementi in campo, che Antonio Galati e gli esponenti galatinesi del partito del Presidente della Regione abbiano solo bisogno di farsi un po’ notare nel loro paese. Anche perché è ormai una specializzazione ricercata, tra i politici dell’ultima ora, quella di produrre chiacchiere, scrivere alla stampa, cercare con un paio di battute di guadagnare titoli dei giornali. Però io penso che la credibilità sia altro.
Mi chiedo come fanno un consigliere regionale di maggioranza e il suo circolo di amici e collaboratori, il cui partito esprime non un assessore ma il Presidente di una Regione di 4 milioni di abitanti, a prendersela con l’amministrazione comunale di Galatina per dei provvedimenti in materia di organizzazione sanitaria? Ma Antonio Galati lo sa che l’organizzazione sanitaria è una materia di competenza regionale e che lui ha tutti gli strumenti – proposte, non inutili interrogazioni – per intervenire? E che forse è bene che i politici come lui producano ‘rafforzamenti nell’organico’ attraverso azioni istituzionali e non attraverso “sopralluoghi formali e informali”.
Insomma, Antonio Galati fa politica con questa maggioranza e con il suo Presidente (che firma il Piano di riordino ospedaliero) o ha intenzione di fare il ras di Galatina? Forse ha bisogno di studiare un po’ di più i provvedimenti, i fatti, il travaglio che hanno vissuto il governo e la maggioranza di questa Regione negli ultimi anni in materia di riorganizzazione della sanità. Perché mi pare che quando si è trattato di ragionare di lacrime e sangue per rimettere in piedi un sistema sanitario che il centrodestra aveva distrutto nella sua efficienza, né il cittadino né il politico Galati hanno fatto comunicati stampa. Allora di cosa parliamo? La politica e l’amministrazione pubblica sono cose difficili, non si fanno con i comunicati, non ci si lava le mani con un paio di interrogazioni.
Credo che Galati abbia bisogno di leggere la realtà e di mettersi al lavoro non per attaccare Montagna e fare polemica nel suo orticello elettorale, ma per produrre cose concrete, fatti reali. La politica è una cosa seria ed è in primo luogo assunzione di responsabilità. Non si può arrivare buon ultimi, dopo aver ignorato totalmente l’interesse collettivo e sbraitare senza criterio e a caso contro persone serie come Cosimo Montagna o l’intero Governo regionale (che Galati dovrebbe difendere, non attaccare) o addirittura i partiti alleati a Bari. Caro Galati, mi verrebbe da dire, quando tu scrivevi lettere sulla Colacem – facendo propaganda – c’era chi lavorava a Bari per evitare che lì dentro si bruciassero rifiuti. Ed è un risultato ottenuto nel Piano dei Rifiuti che approviamo oggi, grazie all’impegno dell’umile consigliere regionale Sergio Blasi e del suo partito, il Pd. Un risultato ottenuto lavorando a capo chino, innanzitutto con rispetto verso quei cittadini che sarebbero stati colpiti da una scelta scellerata come quella. Allora, cosa permetterà a Galatina di essere un paese migliore? La tua aria fritta o il lavoro serio di chi intende la politica non come un palcoscenico ma come luogo collettivo nel quale lavorare con lealtà per migliorare la terra che si ama?”. /comunicato
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