Cronaca/di pietro zurico
Sono stati, per la precisione, ben 2.125.000 gli euro spesi per ristrutturare e rendere fruibile il Cavallino Bianco. Di questi 1.625.000 sono il frutto di due finanziamenti regionali e altri 500.000 sono stati a carico delle casse comunali tramite un mutuo contratto con la Cassa depositi e prestiti.
A questi bisogna aggiungere un altro miliardo di vecchie lire, anch’esse a carico delle casse comunali per acquistarlo dai loro proprietari che quel giorno hanno fatto veramente tombola.
Nonostante tutto il Cavallino Bianco (giusto per non fare altri nomi e cognomi) continua a mungere denaro pubblico dalle casse comunali. Ricorderete i 13.000 euro spesi per lo studio conoscitivo commissionato dall’Amministrazione comunale nel tentativo di capire quale forma di gestione possa essere la più appropriata per questo diamante cittadino (ogni allusione ai suoi costi è puramente voluta).
Ci avranno capito qualcosa? A giudicare dall’immobilismo e dai profondi silenzi si direbbe di no. In ogni caso 13.000 euro son volati via.
Poi giorni fa qualcuno deve aver scoperto che in via Trieste (il Sedile lo aveva segnalato molto tempo fa) vi è una porta d’ingresso al Teatro fatiscente, arrugginita e pericolosissima per la deambulazione pedonale e come tale andava rimossa e sostituita. Era la porta che un tempo costituiva l’accesso riservato agli artisti.
In men che non si dica, come vien scritto nella determinazione n.635 del 06 settembre 2021, siccome “questa Amministrazione Comunale ha imminente necessità di svolgere l’inaugurazione della struttura e successiva gestione” viene interpellata e invitata a presentare un preventivo la ditta “Nohaserramenti di P. Contaldo“. Il preventivo viene presto presentato per un importo complessivo di € 2.867 che viene ritenuto equo e pertanto viene assegnata l’esecuzione dei lavori.
La copertura della spesa effettuata con fondi di bilancio è imputata al capitolo “Manutenzione immobili patrimoniali”.
Sempre per lo stesso motivo (necessità di inaugurazione e gestione) ci si accorge che nel piano economico, oltre al cancello non è stato previsto nulla per le pulizie finali nonché la sanificazione degli ambienti. Anche in questo caso determina d’urgenza la n.630 del 02 settembre 2021 ed invito alla “TidY Servizio di Pulizia” a presentare un preventivo. Detto fatto giunge il preventivo che è stato accettato perché ritenuto congruo per un importo complessivo di € 3.416. La sua copertura finanziaria, sempre con fondi di bilancio comunale, la si trova nel capitolo “Appalto servizio pulizia immobili comunali”.
Siamo giunti a fine corsa? Forse, speriamo.