Nonostante alcuni operatori economici locali abbiano presentato manifestazione di interesse alla fornitura, la scelta è caduta su Lecce, Alessano e Tricase.

Cronaca/di Paola Carrozzini consigliere comunale lista Carrozzini

Con il D.M. 191/2021 è stato rinnovato anche per l’anno 2021 lo stanziamento di 30 milioni per le biblioteche, finanziato con il fondo emergenze imprese e istituzioni culturali. La finalità del decreto era quella di offrire una misura di sostegno immediato al mercato del libro favorendo la più stretta collaborazione territoriale tra biblioteche e librerie.

L’art. 2 comma 5  del D.M. dice testualmente: “Le risorse assegnate a ciascuna biblioteca devono essere utilizzate esclusivamente per l’acquisto di libri da effettuarsi per almeno il settanta per cento presso almeno tre diverse librerie con codice ATECO principale 47.61 presenti sul territorio della provincia o città metropolitana in cui si trova la biblioteca”. In nessun modo il termine “diverse” può essere inteso nell’accezione “diverse dall’anno precedente”, in quanto la stessa formula compare nel decreto ministeriale 267/2020.

Nella nota emanata, il 21 giugno 2021, dai Presidenti delle Associazioni AIB, ALI e AIE, indirizzata, tra gli altri, anche al Presidente dell’ANCI, si legge: “siamo convinti che questo contributo speciale vada utilizzato applicando il criterio di prossimità territoriale (non a caso previsto espressamente dal D.M. 191/2021) quale criterio esclusivo nell’individuazione e selezione delle tre librerie a cui distribuire gli appalti di fornitura…..”

Stando così le cose, non essendoci condizionamenti di sorta che possano impedire l’individuazione di almeno due fornitori nella città di Galatina per l’assegnazione dell’appalto, per quale ragione l’Amministrazione Comunale ha invece prediletto tre librerie, rispettivamente di Lecce, Alessano e Tricase?

Come si evince dalla Determinazione Dirigenziale n1887 del 15/11/2021 – Direzione Politiche Sociali e Promozione Culturale, si è proceduto ad affidare la fornitura in argomento agli operatori economici: LIBRERIA SEMIMINIMI di Lecce, LIBRERIA IDRUSA di Alessano e LIBRERIA MARESCRITTO di Tricase.

Mentre con la Determinazione Dirigenziale  n 2047 del 9/12/2021 si è provveduto a liquidare e pagare il corrispettivo dovuto (poco più di 3.000 euro) in favore delle ditte affidatarie delle forniture di libri per la Biblioteca comunale.

La procedura che l’Amministrazione Comunale ha seguito potrebbe sembrare corretta. Si potrebbe pensare che i fornitori di Galatina magari non fossero iscritti alla CCIAA con codice ATECO principale 47.61, oppure si potrebbe ipotizzare che, nel momento in cui è stato reso noto dall’Amministrazione Comunale l’Avviso pubblico esplorativo finalizzato ad acquisire manifestazioni di interesse alla fornitura dei libri, i soggetti economici di Galatina non avessero comunicato il loro interesse.

Di fatto, sia la Libreria Viva Athena che l’Editore Congedo non solo sono iscritti alla CCIAA con il codice ATECO richiesto, ma entrambi i soggetti fornitori in questione hanno inviato, con congruo anticipo, attraverso PEC al protocollo del Comune, la rispettiva manifestazione d’interesse alla fornitura dei libri.

Pertanto, secondo quali criteri l’Amministrazione ha selezionato le ditte fornitrici?

Perché non privilegiare esercizi commerciali della città di Galatina?

Perché scegliere fornitori esterni a Galatina? 

Qualcuno ha detto che i soggetti commerciali di Galatina in questione avevano ricevuto fondi dello stesso genere attraverso il D.M. 267 dello scorso anno.

Intanto, come già affermato in apertura di articolo, il Decreto 2021 non poneva ostacoli di sorta nel riaffidare la fornitura di libri alle stesse ditte dell’anno precedente.

E poi, i soggetti commerciali Libreria Viva Athena ed Editore Congedo hanno pagato e pagano regolarmente i loro tributi al Comune di Galatina, non ad altri Comuni.

Infine, presso entrambi i soggetti commerciali è possibile scegliere libri all’interno di una ricca, aggiornata e variegata lista di testi.

Da cittadina e da Consigliere Comunale, trovo la decisione dell’Amministrazione inaccettabile e assolutamente da biasimare.

Uno dei compiti principali di un’Amministrazione è tutelare i propri cittadini e valorizzare le risorse presenti sul territorio comunale. La questione avrebbe potuto essere oggetto di interrogazione consiliare ma, a questo punto della vicenda, credo che le risposte che andiamo cercando non abbiano più valore.