Cronaca/Politica/di Circolo PD di Galatina

Sempre più spesso, i Comuni lamentano ristrettezze economiche, che non permettono di fare fronte ai tanti problemi della comunità, come il verde pubblico, la viabilità, la messa in sicurezza delle periferie, il restauro dei monumenti, ed altri servizi essenziali.

Per sopperire a queste deficienze, gli amministratori attenti ricercano nuove risorse, escogitando strategie alternative o attingendo a provvedimenti messi a disposizione dallo Stato e dall’Unione Europea.

Due di queste strategie sono state identificate nel Baratto Amministrativo e nei Progetti di Pubblica Utilità.

Il Baratto Amministrativo è una forma di lavoro senza contratto introdotta dall’art. 24 del decreto Sblocca Italia, Dl 133/2014 convertito con modificazioni dalla L. 11 novembre 2014, n. 164, e innovata dal D. Lgs n. 50/2016, come espressione del principio di sussidiarietà orizzontale (art. 118, comma 4, Cost.).

La noma stabilisce  che si possa ammortizzare il costo di un tributo locale con dei «lavoretti», una sorta di scambio tra il Comune e il cittadino, che permette sconti o esenzioni sulle somme per tasse o tributi (come IMU, TASI, TARI multe, ecc.) che il contribuente deve all’amministrazione. Lavori che possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, di piazze e strade, ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. Il Comune non deve procedere ad alcun esborso diretto di denaro ma dovrà calcolare una diminuzione delle entrate fiscali. Per applicare lo strumento del baratto amministrativo occorre adottare un atto deliberativo, con allegato il Regolamento che disciplina l’attività.

Così come ci permettiamo di ribadire la nostra richiesta di utilizzo, per attività di pubblica utilità, dei cittadini percettori di reddito di cittadinanza e di altri benefici messi a disposizione dalla Regione. Con nota precedente abbiamo dato delle indicazioni, vogliamo ora suggerire quelle a cui, di recente, hanno fatto ricorso comuni a noi vicini e che hanno le nostre caratteristiche, Galatone e Copertino.

Il primo ha già avviato da qualche giorno due progetti, “Siamo al verde” e Beni in Comune”, con l’assunzione di 50 unità, che saranno incaricate in attività di supporto per la manutenzione del verde pubblico e delle strade, per la pulizia degli immobili comunali e scolastici, nonché per la sorveglianza degli alunni nelle scuole.

Sono invece 80 i percettori del reddito che saranno impegnati, per un numero complessivo di 16 o 18 ore settimanali, in attività di distribuzione di materiale informativo, manutenzione giochi per bambini nei parchi e nelle zone attrezzate, pulizia aree verdi e naturalistiche, collaborazione nell’apertura della biblioteca e del centro di lettura, supporto nell’organizzazione di momenti di aggregazione e animazione di eventi; quest’ultimo molto importante per far rispettare le norme sulla pandemia.

Infine, occorre sottolineare, che impegnare i soggetti interessati ha un alto valore sociale, in quanto, da una parte si dà, a persone disoccupate o mai occupate, la possibilità di svolgere delle attività lavorative, dall’altro di acquisire una professionalità che tornerà utile nella ricerca e nello svolgimento di un futuro proficuo lavoro.    

Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’INPS, a Galatina i percettori di reddito di cittadinanza sono circa 500, un bacino importante per attivare alcuni progetti di pubblica utilità.