Cronaca/Politica/di Comunicato Stampa dei consiglieri comunali Carrozzini, Sabato e Spoti.
Il caso COLACEM, sempre presente nella mente dei soggetti direttamente coinvolti, torna puntuale alla ribalta in circostanze particolari, specialmente in tempi di campagna elettorale.
In questi giorni l’argomento ha riempito le pagine dei giornali ed i notiziari TV in quanto è stata fissata in data 4 giugno 2021 la Conferenza dei Servizi dall’Ente PROVINCIA per il riesame dell’A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) relativa a COLACEM.
Per comprendere bene la questione, occorre fare dei passi indietro nella storia e tornare al 22 febbraio 2018. In quella data il Dirigente del Dipartimento della PROVINCIA: Ambiente e Sviluppo Strategico del Territorio ha firmato la DETERMINA con cui veniva rinnovata l’A.I.A. per lo stabilimento COLACEM, con una valenza di 12 anni, a condizione che fossero realizzati entro i termini fissati gli interventi di adeguamento approvati dalla Conferenza dei Servizi.
COLACEM, di fatto, ha effettuato quegli adeguamenti costati all’azienda 6 milioni di euro.
Sollecitati dal Comune di SOLETO, 10 Amministrazioni Comunali , hanno deciso di presentare un RICORSO nei confronti della PROVINCIA che, con la DETERMINA n° 282 del 22/02/2018, aveva rinnovato l’A.I.A. a COLACEM. L’accusa rivolta alla PROVINCIA riguardava, come si legge nel documento, “difetto di istruttoria, difetto di motivazione, sviamento di potere, violazione del principio di precauzione”
In parole semplici, si accusava la PROVINCIA di mancanza di accuratezza nelle rilevazioni in termini di impatto ambientale e di superficialità nella valutazione dei dati.
Anche il Comune di GALATINA ha intrapreso la sua battaglia legale con la Delibera di Giunta n°119 del 3 maggio 2018.
Il 19 novembre 2019 il TAR di Lecce ha accolto ed unificato in un unico procedimento i due RICORSI, rispettivamente del Comune di Galatina e dei 10 Comuni del circondario, accomunati dallo stesso obiettivo “annullare la Determina della PROVINCIA di Lecce relativa all’A.I.A. di Colacem”.
Il TAR ha nominato un C.T.U. (Consulenza Tecnica d’Ufficio) per eseguire le rilevazioni necessarie presso lo stabilimento COLACEM.
Dalla relazione tecnica del C.T.U. (composto da 3 tecnici) sono emerse alcune carenze della fase istruttoria della PROVINCIA di Lecce che hanno portato alla definizione del quadro autorizzativo di COLACEM e allo stesso tempo il riconoscimento del pieno rispetto dell’azienda delle prescrizioni adottate in A.I.A.
Di fatto la PROVINCIA resta formalmente il solo imputato e l’Azienda il soggetto che ne potrebbe pagare le conseguenze. Il TAR si pronuncerà in maniera definitiva nell’autunno prossimo.
COLACEM, pur non condividendo e non prestando acquiescenza alla suddetta consulenza tecnica d’ufficio ha ritenuto opportuno presentare all’Autorità Competente un’istanza di riesame complessivo del suo impianto con valenza di rinnovo dell’A.I.A..
Da parte sua la PROVINCIA di Lecce, nel rispetto del ruolo di Autorità Competente garante della tutela dell’ambiente e della salute delle persone, ha accolto l’istanza di riesame A.I.A. promosso da COLACEM, anticipando i tempi per la risoluzione di una questione che ha sicuramente un importante impatto tanto su problematiche ambientali quanto su quelle economiche del territorio. A tale scopo ha fissato in data 4 giugno 2021 la Conferenza dei Servizi per il riesame dell’A.I.A. di COLACEM.
Dovrebbero partecipare alla riunione, oltre ovviamente ai Rappresentanti della PROVINCIA di Lecce, i Sindaci di 4 Comuni coinvolti nel ricorso (GALATINA, SOLETO, CORIGLIANO, SOGLIANO), il Dirigente della COLACEM con il suo staff, i Referenti degli Enti regionali e provinciali ARPA, ARESS, SISP, SPESAL e Rappresentanze di Associazioni Ambientaliste.
La nostra aspettativa è che in sede di Conferenza di Servizi, in un clima di serenità e non di faziosità, si possa pervenire ad un quadro autorizzativo che garantisca la sopravvivenza dell’azienda ed al contempo il pieno rispetto per l’ambiente e la salute di chi vive sul territorio.
Da Consiglieri di Minoranza del Comune di Galatina, ci auguriamo che l’epilogo di tutta questa vicenda possa essere proprio questo.
Sicuramente la tutela della salute e dell’ambiente deve avere la priorità assoluta nelle scelte e nell’azione di Governo. Accertarsi che lo stabilimento COLACEM sia in grado di ridurre al massimo la pressione ambientale e rispetti la normativa vigente, è doveroso nei confronti della popolazione del territorio.
Tuttavia, occorre non dimenticare che più di 400 persone, tra personale sociale ed indotto, lavorano con COLACEM. Altrettante famiglie vivono di quegli stipendi.