Cronaca/di pietro zurico
Incredulo e perplesso era stato l’atteggiamento mentale con cui avevo appreso dalla Determinazione n. 121 del 19/02/202 che in un immobile di proprietà comunale, nella frazione di Collemeto in via Sassari n.10, erano stati consumati volumi di acqua per un importo complessivo di € 1.776,37.
Con una scarna descrizione si autorizzava al pagamanto portava da cui tranne l’importo e la data di emissione da parte di AQP della bolletta ben poco altro veniva specificato sul periodo di riferimento di detti consumi veniva disposto il pagamento.
Una cifra così impegnativa non poteva non suscitare perplessità. Soprattutto perché da informazioni assunte quell’immobile risultava essere concesso in affitto a Poste Italiane per i suoi uffici decentrati nella frazione (e ciò poneva il quesito su perché mai la bolletta giungesse intestata al comune di Galatina). Risultava inoltre che sporadicamente una stanzetta di quell’immobile fosse frequentata da un paio di associazione del luogo.
Avevamo chiesto che fosse fornita da parte degli uffici comunali competenti una spiegazione logica sia per il consumo che per le bollette intestate al Comune invece che a Poste Italiane. Al momento ancora nulla.
Nel frangente, però, ad intrigare ancora di più la faccenda appare una nuova Determinazione per la precisione la n.149 del 28 febbraio 2024 ed anche in questo caso la Direzione dei Lavori Pubblici ci informa che stiamo pagando ulteri0ri 957, 70 euro per consumi idrici sempre nello stesso immobile.
In soli due mesi non si tratta più di degli originari 1.785,27 bensì di complessivi 2,742,97 e tutto ciò nei soli primi due mesi del 2024. E’ talmente esagerata la cosa che il dubbio ti coglie. Saranno degli arretrati oppure un arco temporale più ampio concentrato in due bollette? Oppure no?
Non restava che ampliare il raggio della ricerca e scoprire se ci fossero altre evidenze che confortassero o sconfessassero una delle due tesi.
I dati utili alla mia ricerca si fermano all’anno 2023 e qualcosa di più chiaro ne esce fuori.
Sempre la Direzione dei Lavori Pubblici, sempre tramite il duo geom. Mengoli Saverio e ing. Verona Rocco Alessandro e sempre nella medesima lapidaria maniera, il 15 maggio 2023 con la Determina n.339 hanno disposto per il medesimo immobile in Collemeto il pagamento di 533 euro per consumi idrici.
Il 24 agosto 2023 con la determina n. 608 del 25 agosto 2023 hanno dato il via libera al pagamento, per consumi idrici, nel medesimo immobile per l’importo di 1014,49 euro.
Infine con la determina n. 818 del 14 Novembre 2023 hanno disposto il pagamento di ben 2.657 euro. Medesimo immobile e medesima utenza.
Complessivamente da maggio 2023 a febbraio 2024 quell’immobile per solo consumo di acqua è costato circa 7.000 euro. Veramente troppi e vista la cadenza quasi bimestrale dei pagamenti difficile ipotizzare raggruppamento di consumi in un’unica soluzione.
Come già detto, nel precedente articolo era stato chiesto che si desse una spiegazione logica alla vicenda , spiegazione ancor più urgente e necessaria alla luce di queste ulteriori evidenze contabili. Riteniamo che ciò non accadrà così come successo del resto anche per altre vicende.
Confidiamo che siano almeno le minoranze ad appropriarsi del proprio ruolo e chiedano chiarimenti su questa vicenda che sicuramente avrà una spiegazione logica, o almeno lo spero, ma che in ogni caso è dovuta ai cittadini. Primo perché si tratta dei soldi pubblici, i loro soldi, e secondo perché amministrazione democratica significa informazione e trasparenza.